Home Agenda Maria Paiato con “Stabat Mater” apre la Stagione 2018-19 dell’ITC Teatro di San Lazzaro

Maria Paiato con “Stabat Mater” apre la Stagione 2018-19 dell’ITC Teatro di San Lazzaro

Sabato 27 ottobre 2018 alle ore 21.00 Maria Paiato apre la Stagione 2018-19 dell’ITC Teatro. È la protagonista, portavoce commovente e forte di un’umanità respinta e dimenticata, di Stabat Mater, di Antonio Tarantino, per la regia di Giuseppe Marini.

La protagonista di Stabat Mater è una sorta di Madonna di periferia, una ragazza madre, ex prostituta, ma neanche troppo ex, ora stralunata straccivendola a cui l’autore impone un’irrefrenabile e frenetica logorrea, un’incontinenza verbale comicamente oscena. Il linguaggio di questa Madonna dei bassifondi è quello della marginalità suburbana, dannata, dimenticata; è la lingua degli ultimi, dei reietti, degli emarginati, degli scarti della così detta modernità. Sul degrado, sull’ignobile miseria, però, resiste e vince la figura della Genitrice. Per quanto sofferente, posta ai piedi di una croce o immersa nella periferia popolare, resta, al di là di ogni perdita, anche della propria dignità, una Madre.

«La regia di questo Stabat Mater si spinge a ridisegnare criticamente una contemporanea commedia all’italiana, dove riemergono senza mai imitarli, i volti di alcune grandi interpreti femminili che hanno lasciato un segno indelebile nel nostro immaginario collettivo e che hanno reso grande quella fortunata stagione del nostro cinema. Il teatro di Tarantino necessita di attori fuoriclasse, impegnati come sono a rendere carne e sangue e tradurre in ricercata concretezza e semplicità una scrittura così impervia e funambolica, volutamente priva di punteggiatura e didascalie. Quegli attori speciali che ti fanno ridere mentre stai piangendo, e viceversa. Interprete d’eccezione di questa edizione di Stabat Mater è Maria Paiato» (Giuseppe Marini).

«C’è una spinta emotiva che mi porta ad urtare le parole, a scansarle dalla loro sede portandole ad uscire: è un sentimento di compassione, di amore, di pietà per la condizione dell’uomo. L’uomo si fraintende in modo così clamoroso. È una sorta di solidarietà attraverso la quale vorrei salvare parte della mia vita, parte delle mie esperienze, e salvare la vita di questi personaggi, non consegnarli all’oscurità, all’oblio, direi un sentimento fraterno, tutto sommato. Non sono una persona che riesce ad odiare, ne ho passate talmente tante che mi sembra una perdita di tempo, uno spreco. Anche se mi rendo conto che l’odio in scrittura può essere molto produttivo. E poi sento una forte simpatia per le persone che non ce la fanno, la sconfitta mi rattrista ma allo stesso tempo mi avvicina a queste persone. A me la logica dei vincenti non mi interessa tanto, è una visione sportiva, una visione hobbesiana della vita, quando Hobbes usa quella metafora della vita come corsa… l’uomo è capace di qualsiasi nefandezza e di qualsiasi crudeltà. È proprio questo che genera una pena in me, forse è una nostalgia per un paradiso perduto» (da Conversazione con Antonio Tarantino di Tiziano Fratus).

Prima dello spettacolo, alle 19.30, Aperitivo con il critico: una serie di incontri con il giornalista Massimo Marino, affiancato da altri nomi di rilievo della critica nazionale, per approfondire gli spettacoli sorseggiando un aperitivo sul Teatrobus, un’occasione di confronto con un critico teatrale per guardare il teatro con uno sguardo più consapevole. L’appuntamento di sabato 27 ottobre è curato da Agnese Doria di Altre Velocità.

A seguire incontro con la Compagnia.

ITC Teatro di San Lazzaro
Via Rimembranze 26, San Lazzaro di Savena (Bologna)
051 6270150 | b
iglietteria@itcteatro.it | teatrodellargine.org