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Legacoop Romagna | Culturmedia: «Più cultura e turismo per ripartire»

Riportiamo l’intervista di Legacoop Romagna a Giovanna Barni e Massimo Gottifredi, presidente e coordinatore operativo del settore che riunisce le cooperative della Cultura, del Turismo e della Comunicazione. L’articolo è tratto dal n.6/2021 della Romagna Cooperativa

Le imprese della cultura, del turismo e dei media sono state tra le più colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia. Ora che si possono riaprire i sipari si prova a ripartire, coscienti che la crisi ha portato un danno gravissimo al settore, ma allo stesso tempo ne ha mostrato l’indispensabilità. «Tutto il settore della cultura live, lo spettacolo, le attività e servizi per i beni culturali, per i musei, le biblioteche, la musica, l’organizzazione di eventi e congressi è stato duramente colpito – ha sottolineato Giovanna Barni, presidente di Legacoop Culturmedia, ai microfoni dei canali social di Legacoop Romagna —. Alcune ricerche europee dicono sia stato penalizzato più del turismo. Una delle ripercussioni più gravi è che le imprese che lavorano in questi settori sono soprattutto cooperative labour intensive, e che quindi viene colpita anche l’occupazione insieme ovviamente al fatturato. Si tratta di migliaia di imprese, circa 70 mila lavoratori del solo settore cultura, a cui si devono unire quelli dello spettacolo». La riapertura da sola non significa ripartenza, avverte Barni. «La risposta del Governo è stata pronta, soprattutto in termini di ristori e fondi dedicati. Ma spesso ha lasciato fuori quelle parti della filiera che sono meno visibili, in particolare cooperative che lavorano ai servizi tecnici. Inoltre abbiamo visto che sia il lavoro, sia le imprese sono troppo fragili e quindi devono essere sostenuti in modo innovativo, per un rilancio che vada oltre la sola la resilienza».

La forma cooperativa può fare moltissimo per la ripartenza del settore. «Le cooperative possono ristrutturarsi e rafforzarsi creando reti e filiere. È proprio ciò che serve al nostro sistema di imprese per superarne la debolezza: devono rinnovarsi e crescere insieme per fare sistema nell’ambito dei territori».
Altra questione importante è quella della relazione con la pubblica amministrazione, continua la presidente di Culturmedia. «Anche qui la cooperazione, in quanto impresa volta non al profitto, ma all’interesse generale, può contribuire alla ripartenza con modelli di co-progettazione territoriale e di partenariato pubblico-privato alternativi alle gare al massimo ribasso o alle privatizzazioni. Non cessione della responsabilità, ma pubblico e privato insieme per l’interesse dell’utenza e dei visitatori».
In un quadro potenzialmente devastante si apre qualche spiraglio interessante soprattutto per il mondo cooperativo, aggiunge Massimo Gottifredi, direttore operativo di Culturmedia. «Il nostro mondo è sempre stato abituato a lavorare in segmenti di nicchia, ad avere una particolare presenza su territori spesso disagiati, in luoghi dove sviluppare il turismo era veramente un’impresa difficile. La pandemia in qualche modo ha portato ad una maggiore attrattività di questi luoghi: i nuovi paradigmi di domanda turistica cercano sempre di più respiro, sicurezza, aria aperta, spazi dove vivere senza preoccupazione la propria esperienza di vacanza. Passiamo da una sorta di turismo che è molto legato alle nicchie ad un piccolo mainstream che in prospettiva pare si possa consolidare».
Anche in questo caso, conclude Gottifredi, sarà cruciale il rapporto con le pubbliche amministrazioni. «Serve andare oltre gli schemi usuali di affidamento di servizio o concessioni di servizi che hanno un brevissimo respiro. Occorre invece un rapporto con la pubblica amministrazione di tipo collaborativo, di lungo periodo. Le possibilità normative già sono esistenti nel nostro ordinamento, come l’articolo 151 del Codice dei contratti pubblici che prevede forme negoziate di partenariato in una logica win-win, a beneficio del territorio, della pubblica amministrazione e della programmazione delle imprese cooperative”.

(legacoopromagna.it)