Dal sogno di Zavattini alla realtà di oggi: 50 anni di cultura cooperativa celebrati al Salone del libro

Il Salone Internazionale del libro di Torino 2025 è stato il palcoscenico per celebrare un traguardo significativo: i 50 anni della prima associazione culturale di Legacoop. Un’occasione non solo per omaggiare una storia ricca e importante, ma anche per dimostrare come il modello cooperativo in ambito culturale sia stato e possa rimanere vincente. L’iniziativa, promossa da CulTurMedia Legacoop, ha riportato in vita la potente visione di Cesare Zavattini, primo presidente dell’associazione che nel 1975 riuniva circa 250 cooperative.

Il messaggio centrale, “Un metro di libri in ogni casa!“, lanciato da Zavattini mezzo secolo fa, ha risuonato con forza durante gli eventi torinesi. Questa “felice provocazione” sintetizzava allora lo slancio verso una cultura plurale, democratica e diffusa, obiettivo primario dell’associazione. Oggi, in un contesto in cui i lettori diminuiscono e l’oggetto libro rischia di eclissarsi dall’orizzonte dei giovani, l’idea di quel metro di libri si rivela più attuale che mai.

Video “La prima tappa a Torino: Salone del libro, 16-17 maggio 2025

Il Salone ha ospitato diversi appuntamenti cruciali. La giornata si è aperta con la tavola rotonda “Per un metro di libri. Cooperazione e cultura 1975-2025”, curata da CulTurMedia Legacoop e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.

Durante questo incontro, che ha visto la partecipazione di numerose figure rilevanti, e di Bruno Gambarotta come ospite d’eccezione, è stato poi ufficialmente lanciato il contest “Un metro di libri, un’officina di idee”. Rivolto a giovani designer, creativi e architetti, il contest mira a dare un’immagine contemporanea all’idea zavattiniana, calandola sia in spazi privati che comunitari, invitando a ridisegnare lo “scaffale democratico” o gli spazi per leggere insieme. L’obiettivo è co-progettare con le cooperative culturali e di abitanti spazi per un nuovo abitare e una rigenerazione urbana che ponga la cultura alla base della qualità della vita.

Giovanna Barni, Presidente CulTurMedia, dichiara “Con l’evento inaugurale ‘Per un metro di libri’ abbiamo voluto rilanciare con forza l’idea di una cultura cooperativa, accessibile e condivisa, capace di mettere radici nei contesti quotidiani e di rigenerare le comunità attraverso la memoria e l’innovazione.”

Nel pomeriggio, la “Maratona di presentazione delle buone pratiche cooperative per il libro e la lettura” ha offerto una panoramica concreta dell’impegno attuale del mondo cooperativo. Diverse cooperative, tra cui Librerie.coop, Società Cooperativa Culture, Cooperativa Demoela, Cooperativa Itinera, Cooperativa All Around, SintesiMinerva, Case Popolari Mancasale e Coviolo, Dar=casa e CRU – Unipol Assicurazioni, hanno illustrato iniziative innovative per favorire la diffusione della cultura e della lettura. Dalle librerie come luoghi di comunità a progetti abitativi che intrecciano cultura, la maratona ha riaffermato il valore della lettura come strumento di crescita e contributo alla costruzione di spazi di partecipazione.

“La maratona di racconti e testimonianze – afferma la Barni – ha dimostrato quanto la cooperazione continui a essere un motore vitale per l’editoria indipendente, le librerie di comunità e le nuove forme di ‘abitare culturale’: una rete che unisce esperienze e visioni per una cultura diffusa.”

Gli eventi hanno incluso anche uno spazio dedicato al teatro cooperativo, con la presentazione del volume “Donne e impresa teatrale“, che ha esplorato il ruolo delle donne nel movimento cooperativistico teatrale dal 1970 in poi, collegando esperienze campane e torinesi.

“Attraverso il confronto tra protagoniste del teatro cooperativo – continua la Presidente CulTurMedia – abbiamo celebrato l’apporto fondamentale delle donne nella costruzione di un settore culturale partecipato, valorizzando la memoria e dando voce a una tradizione ancora fortemente attuale.”

Infine, un incontro Salone OFF ha ripercorso la storia della Cooperativa Scrittori, nata negli anni ’70 come alternativa ai grandi marchi editoriali grazie a figure come Luigi Malerba, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Umberto Eco.

“Un viaggio nella storia della Cooperativa Scrittori – dichiara Barni – che ci ha permesso di riflettere sul valore della scrittura condivisa, della libertà editoriale e della cooperazione come strumenti concreti per affermare pluralismo, creatività e autonomia culturale.”

Le celebrazioni al Salone hanno dimostrato che l’idea di una cultura vicina alle persone, indipendente e plurale è più che mai viva e necessaria. Cooperare per il libro e la lettura non è solo un omaggio al passato, ma un motore di sviluppo che continua ad adattarsi alle necessità odierne, costruendo un futuro in cui la cultura sia accessibile a tutti.

Video “50 ANNI DI CULTURA COOPERATIVA

Per saperne di più consulta il nuovo sito dedicato:
https://50culturmedia.legacoop.coop/

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