Al via il 19 ottobre 2023, la 39esima stagione di Argot Studio che ospiterà gli spettacoli di e con Mario Perrotta, Collettivo BeStand, Teatrodilina/Francesco Colella/Francesco Lagi, Michele Sinisi, Eleonora Danco, Vanessa Scalera/Daniela Marra/Francesco Frangipane, Tommaso Ragno, Anna Foglietta/Alessandro Tedeschi/Elena Radonicich/Filippo Gili, Monica Nappo, Elena Arvigo, Elio Germano, Maicol&Mirco e i progetti speciali: White Rabbit Red Rabbit e OVER – Emergenze Teatrali.
Ricercare. Ricercare la bellezza, ricercare la grazia, la perfezione, l’equilibrio, la felicità. Vivremmo in un mondo migliore, più bello, se l’esistenza dell’uomo tendesse a questo. Spesso non è così. Lo sappiamo bene. Per questo c’è l’arte.
Nel teatro la parola «recherche» diventa addirittura un aggettivo per definire il nostro lavoro. Argot è da sempre un luogo di «ricerca e sperimentazione». Ma se da una parte rende la nostra professione estremamente stimolante, libera, dove è possibile chiudersi all’interno dello spazio vuoto del palcoscenico a evocare l’atto creativo e artistico, giocando a fare Dio. Dall’altra parte costringe a una vita raminga e sempre incompiuta, che in qualche modo resta giovane per sempre. Come degli eterni Peter Pan, che con il passare degli anni, pestano i piedi a terra perché vogliono che il loro gioco non abbia mai fine. Gigi Proietti chiedeva scherzosamente a “quelli” che facevano il teatro di ricerca: «So’ anni che state a cerca, ma alla fine avete trovato quarcosa?».
Oggi tocca a noi dare una risposta a questa domanda senza fine.
Questa riflessione accompagna decenni di ricerca senza interruzioni. Dal suo anno di fondazione, Argot è a un passo dal suo 40esimo compleanno. Più generazioni di artisti hanno salito insieme a noi questi 39 gradini e ora si apre un nuovo orizzonte. E come sempre, per scrivere il futuro, dobbiamo prima di tutto guardare a quello che siamo oggi e a quello che siamo stati.
Nonostante le sue dimensioni che lo collocano ancora nella nomenclatura dei piccoli spazi, il Teatro Argot Studio è uno di quei luoghi di ricerca e innovazione che ha fatto scuola nella città di Roma. il suo motore è da sempre la compagnia di produzione, guidata da Francesco Frangipane e dal fondatore Maurizio Panici, che agisce invece su scala nazionale da oltre trent’anni e che oggi viene riconosciuta dal Ministero della Cultura tra le prime quattro realtà produttive che portano avanti la ricerca e l’innovazione creativa nel nostro paese. È grazie a questo costante lavoro che, anche per la 39esima stagione teatrale dello spazio trasteverino, Argot programma 9 grandi progetti che rappresentano alcune delle eccellenze della scena nazionale. 9 titoli principali che tracciano la linea guida e intorno alla quale verranno sviluppati progetti speciali, format innovativi e tantissima formazione.
La stagione prende il volo il 19 ottobre ospitando il nuovo spettacolo di Mario Perrotta ispirato e dedicato a Italo Calvino, nell’anno del centenario della sua nascita. Come una specie di vertigine anticipa e contiene già tutti gli aspetti poetici e la visione di questa nuova stagione e delle nuove prospettive che si aprono sul futuro. Alcuni grandi ritorni sanciscono la volontà di approfondire il linguaggio di una delle più interessanti compagnie del panorama come Teatrodilina, condotta dal duo creativo Lagi e Colella, che ritornano in scena ad Argot con la nuova produzione Diario di Lina.
Michele Sinisi, autore, interprete e regista che ha attraversato gli ultimi dieci anni della scena nazionale con la sua incrollabile originalità, porta in scena a Casa Argot un capolavoro come l’Amleto. La stessa forza la esprime al femminile un’altra grande artista come Eleonora Danco con il suo format Intrattenimento violento che esprime tutta la potenza del corpo artistico in una performance viscerale, lirica e visiva. Questa stagione segna il ritorno a Casa Argot di Elena Arvigo, in scena con Elena, uno spettacolo poetico e politico tratto dalle opere di Ghiannis Ritsos. Un’altra grande ospite è Monica Nappo che porta in scena il suo L’esperimento, acuto, intelligente e ricco di ironia, prodotto dalla Fondazione Teatro Due.
L’interazione tra ricerca teatrale e sperimentazione cinematografica è da sempre una delle linee stilistiche dettate da Argot Produzioni che quest’anno propone la ripresa di un grande successo della precedente stagione: Una relazione per un’accademia, assolo kafkiano interpretato da Tommaso Ragno, uno dei massimi interpreti contemporanei del teatro e del cinema italiano. Ed è soprattutto nel solco di questo binomio che si focalizzano le due nuove produzioni presentate da Argot in questa stagione: La Sorella migliore scritto da Filippo Gili e diretto da Francesco Frangipane, con protagonista Vanessa Scalera, meravigliosa interprete con cui Argot collabora da sempre, insieme a Daniela Marra e Michela Martini; e un classico del teatro contemporaneo Vecchi tempi di Harold Pinter con un cast d’eccezione che vede protagonisti Anna Foglietta, Elena Radonicich e Alessandro Tedeschi, diretti dallo stesso Filippo Gili.
Argot è anche un costante osservatorio sui giovani e sul contemporaneo. Nonostante la sua consolidata esperienza non ha voluto perdere la capacità di saper ospitare, sostenere e promuovere artisti di nuovissima generazione, grazie allo sguardo sempre attento del direttore artistico Tiziano Panici, creatore di diversi format innovativi dedicati anche alla formazione di un pubblico giovane e attivo, grazie al progetto Dominio Pubblico che ha da poco compiuto dieci anni e che tornerà ad abitare Casa Argot con nuove progettualità. Si prepara anche la quinta edizione di OVER, progetto di rete nazionale e premio per lo sviluppo e la messa in scena di progetti emergenti che vogliono affermarsi professionalmente nel mondo dello spettacolo. Per questo motivo nell’apertura autunnale – tra i nove titoli in programmazione – è previsto anche il debutto di Uccelli di passo, spettacolo del Collettivo BeStand che ha partecipato alle precedenti edizioni di OVER e che con Argot ha condiviso un percorso di crescita e affiancamento produttivo e distributivo.
A seguito del lockdown Argot ha immaginato e segnato una nuova linea artistica dove programmazione, sperimentazione e produzione si fondono in una fucina creativa. Questo è avvenuto anche grazie alla collaborazione con Pier Francesco Pisani. L’incontro con Gold, di cui Pisani è fondatore, ha permesso inoltre la produzione di spettacoli in Virtual Reality, rendendo l’Argot Studio l’unico spazio romano dove ospitare proiezioni immersive in realtà virtuale. In questa stagione verranno ripresi i primi spettacoli VR prodotti da Argot, Infinito e Gold, ideati e interpretati da Elio Germano e soprattutto verrà presentata un’inedita esperienza in realtà virtuale: gli spettatori potranno immergersi nell’immaginario divertente e irriverente dei fumetti di Maicol & Mirko. Verrà infine ripreso anche il progetto speciale White Rabbit/Red Rabbit dell’autore iraniano Nassim Soleimanpour, un esperimento sociale in forma di spettacolo promosso in Italia da 369gradi. L’attrice o l’attore, che lo interpreta per un’unica volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con il pubblico.
Importante novità di questa stagione è l’avviamento di una Scuola di Perfezionamento per Attori e Attrici, dedicato allo sviluppo professionale di tecniche e linguaggi dell’arte scenica, rivolto ad artisti già formati o con esperienza consolidata. Il percorso formativo sarà a cura di Filippo Gili, Massimiliano Benvenuto, Arcangelo Iannace e il direttore Francesco Frangipane.
Stagione Argot 2023-24
Cartellone programmazione
19-22 ottobre 2023
COME UNA SPECIE DI VERTIGINE
IL NANO, CALVINO, LA LIBERTÀ
scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta
una produzione Permàr – Compagnia Mario Perrotta ed Emilia Romagna Teatro ERT/ Teatro Nazionale
Un personalissimo omaggio di Mario Perrotta a Italo Calvino nel centenario della sua nascita.
In scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello meno libero: ha un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire.
Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà.
E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo.
Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare.
9-12 novembre 2023
UCCELLI DI PASSO
un progetto di Collettivo Bestand
regia Giuseppe Maria Martino
dramaturg Dario Postiglione
con Luigi Bignone, Martina Carpino, Francesca Fedeli, Giampiero de Concilio
una produzione Argot Produzioni
Una scrittura scenica che indaga l’immaginario esploso dell’infanzia e i riti d’iniziazione alla vita adulta, in cui la crescita è un trauma e il principio di realtà è il mostro che terrorizza. O anche, un gioco di castelli di sabbia che cadono con il cambiare dei codici. La drammaturgia parte dalle suggestioni del Peter Pan di J.M Barrie e le sviluppa tramite un lavoro di autofiction che coinvolge gli attori. Quattro adolescenti esplorano un albergo in rovina, un non-luogo abbandonato di un’Italia di provincia. Giochi e invenzioni si susseguono in bizzarri non sequitur: si inscenano matrimoni, parti, funerali, indagini e processi sommari, pestaggi, sbronze tra pirati, in un movimento frenetico che corre sul posto. Al centro di questo tempo sospeso e destrutturato c’è un evento traumatico che viene progressivamente alla luce: tutto ciò che lo precede e lo segue è una deriva, una fuga che si apre in un momento puntuale e si sviluppa per allucinazioni, spostamenti, proiezioni fantastiche da ricostruire e interpretare.
23-26 novembre 2023
Diario di Lina
uno spettacolo di TEATRODILINA
regia Francesco Lagi
con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena
Gli ultimi giorni di Lina, l’ormai anziana cagnetta, un piccolo ultimo saluto, in una cucina a raccontarci cose, a ridere e a piangere anche, cercando di essere vivi. Mentre una creatura umana sta per fare il suo ingresso nel mondo, comincia a battere i piedi nella pancia di sua mamma e reclama tutto l’amore possibile.
14-17 dicembre 2023
AMLETO
da William Shakespeare
di e con Michele Sinisi
una produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale
Amleto si trova in una stanza e vive in completa solitudine la sua storia. I fatti, i personaggi sono tutti caduti davanti ai suoi occhi e malgrado i suoi desideri deve confrontarsi con ciascuno di questi, prendere delle decisioni. La tragedia sta nel fatto che deve comunque risolvere la sua storia da solo. Egli contiene nella sua testa la memoria fastidiosa di tutti. L’unica compagnia reale sarà il fantasma del padre. Rimane il mistero di un essere umano chiuso in una stanza assillato da ricordi e immagini da cui non vede l’ora di liberarsi. L’intensità favolosa delle sue utopie che non riesce a sostenere.
18-21 gennaio 2024
INTRATTENIMENTO VIOLENTO
di e con Eleonora Danco
una produzione La Fabbrica dell’Attore
uno spettacolo-performance, tragicomico e viscerale. Un linguaggio diretto, dove la parola si fa immagine, il corpo strumento di tensione. Personaggi presi dalla strada, stati d’animo, frammenti, pezzi di vita. La relazione con la città, le strade, le metropolitane, gli alti e i bassi delle giornate. Una performance intensa, trascinante. Un concerto, un disco, una tela che si fa a pezzi.
25-28 gennaio 2024 – VR EXPERIENCE
SEGNALE D’ALLARME | LA MIA BATTAGLIA VR
con ELIO GERMANO
regia ELIO GERMANO e OMAR RASHID
una produzione Gold, Infinito, Riccione Teatro
in coproduzione con Argot Produzioni
L’opera teatrale di Elio Germano e Chiara Lagani diventa un film in realtà virtuale, diretto da Elio Germano e Omar Rashid. Segnale d’allarme è la trasposizione in realtà virtuale de La mia Battaglia, un’opera- portata in scena da Elio Germano stesso -che parla alla e della nostra epoca.
Lo spettatore sarà portato a piccoli passi a confondere immaginario e reale, in questa prospettiva la possibilità offerta dalla realtà virtuale di entrare nella narrazione sembra essere perfettamente calzante. Attraverso e grazie alla VR sarete portati ad immergervi nell’opera teatrale diventandone parte. Vi troverete in sala, in prima fila, insieme agli altri spettatori. Sentirete l’energia della stanza intorno a voi. Cercherete lo sguardo di chi vi è seduto accanto, perfino i gesti. Assisterete ad un monologo che sarà un crescendo e allo stesso tempo una caduta verso il grottesco. Segnale d’Allarme racconta una storia vera, la nostra.
2-4 febbraio 2024 – VR EXPERIENCE
LA STORIA CHE NON HO MAI DISEGNATO MAICOL&MIRCO IN VR
di e con Maicol&Mirco
animazioni di Michele Bernardi
una produzione Gold, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Infinito srl e Argot produzioni
Cosa succede quando hai raccontato tutto, tranne te stesso? Come si vive facendo fumetti? Come si sopravvive facendo fumetti così spietati? Maicol & Mirco proveranno a trascinarvi nel loro universo, dominato dai loro feroci personaggi. Lo spettacolo “La storia che non ho mai disegnato: Maicol & Mirco in VR” è un’esperienza unica e immersiva in realtà virtuale 3DOF che porta il pubblico in un viaggio affascinante attraverso la mente creativa del fumettista Michael Rocchetti, autore della celebre serie di fumetti Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco. In questa performance teatrale, rivolta a un pubblico di ragazzi, l’autore racconta la sua schizofrenica esperienza personale nel mondo dei fumetti e come ha trovato ispirazione per i suoi impossibili personaggi. Una vera immersione nel talento di Maicol & Mirco.
15-18 febbraio 2024
Elena
di Ghiannis Ritsos
un progetto di e con Elena Arvigo
una produzione Teatro Out Off di Milano
Questo soliloquio del poeta greco Ghiannis Ritsos è tratto dalla raccolta” Quarta dimensione” ed è stato scritto durante i lunghi anni di detenzione nei campi di concentramento di Karlovasi (Samo) del regime militare dei colonnelli, che con un colpo di Stato prese il potere in Grecia dal 1967 al 1974. La maschera della mitologia serviva al poeta per eludere la rigida censura del regime: fingendo di scrivere della classicità, Ritsos denunciava le malefatte e la tragica realtà di un Paese schiacciato dalla morsa dei moderni tiranni. L’Elena di Ritsos, dall’età indefinibile, è il simbolo della bellezza e della sua caducità. Lamenta il passare del tempo che tutto travolge: ricordi, affetti, eventi; rimpiange l’amore perduto; rievoca l’antico splendore; si duole della inevitabile perdita di senso delle cose: «a poco a poco le cose hanno perso senso, si sono svuotate; /d’altronde ebbero mai alcun senso?». Ma ecco apparire in questa sorta di naufragio esistenziale una speranza fuggevole e nello stesso tempo tenace, come le piantine che rompono la dura crosta d’asfalto o le erbacce che, malgrado tutto, crescono sulle rovine e le ricoprono. C’è qualcosa che si salva dalla distruzione di cose ed eventi e storie. Ed è quella volontà indomita dell’uomo di combattere per il suo sogno, quel resistere alle ingiustizie e ad un potere opprimente (sociale o naturale) che forma il nucleo eterno della storia umana e ne attesta la bellezza.
22-25 febbraio 2024
LA SORELLA MIGLIORE
di Filippo Gili
con Vanessa Scalera, Daniela Marra e Michela Martini
regia Francesco Frangipane
una produzione Argot Produzioni e Teatro delle Briciole
Un intenso e appassionante dramma familiare dove l’amore si scontra e fa a botte con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di sentimenti e riflessioni su ciò che è giusto, che è morale.
Come cambierebbe la vita di un uomo, anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, nell’istante dell’incidente, solo tre mesi di vita?
Sarebbe riuscito a sopportare, con minor peso, gli anni del dolo e del lutto, gli stessi in cui vivono per chissà quanti anni ancora, le persone legate alla donna uccisa? E quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo, macchiatosi di una tale nefandezza, una scorciatoia verso la leggerezza, verso la diluizione di un tale peso? Ma poi siamo così sicuri che un familiare, una strana sorella, per quanto possa amare lo stolto, gli regalerebbe questa comoda verità? Oppure a suo modo, mettendo da parte l’amore – e forse per chissà quali pregressi – gliela farebbe comunque scontare?
7-10 marzo 2024
UNA RELAZIONE PER UN’ACCADEMIA
di Franz Kafka
con Tommaso Ragno
una produzione Argot Produzioni
Si chiama Pietro il Rosso la scimmia a cui Franz Kafka dà voce nel 1917 con un racconto breve pubblicato su una rivista. Pietro viene catturato mentre è con il suo branco, lo feriscono due pallottole, una in modo non grave al volto, ma che gli darà il soprannome di “il rosso”, l’altra all’anca, che lo rende zoppo. Dopo la prigionia, in una cassa mentre raggiunge l’Europa su una nave, Pietro capisce: può imitare molto bene gli uomini, può in questo modo garantirsi la libertà, o meglio, una forma di libertà, che lo porterà nei teatri ad esibirsi. Dopo quasi cinque anni, gli antropologi che lo invitano all’accademia per ascoltare la sua storia, trovano davanti a loro una scimmia-uomo calma, riflessiva, ironica, che racconta il suo percorso con una vena di malinconia, rabbia ed accusa che percorre tutto il racconto. Tommaso Ragno interpreterà il testo di Franz Kafka, accompagnando il pubblico in un viaggio singolare.
21-24 marzo 2024
VECCHI TEMPI
di Harold Pinter
con Anna Foglietta
Elena Radonicich e Alessandro Tedeschi
regia Filippo Gili
in collaborazione con Argot Produzioni
Sotto l’opaca bruma di un enigma, dietro il ricorrente, inafferrabile timbro pinteriano, la semplice storia di tre anime assai zoppe: Kate, una donna che vent’anni prima ha misteriosamente tradito la propria vocazione omosessuale, Deeley, l’uomo che ha solo apparentemente raccolto, l’inversione di lei, e Anne, la ‘vedova’, che dopo vent’anni di nebbia, cercherà di far luce su quella enigmatica, tremenda, automutilazione.
11-14 aprile 2024
L’ESPERIMENTO
di e con Monica Nappo
una produzione Fondazione Teatro Due
C’è questa donna che parla, parla tanto. Non si capisce se parla da sola o se c’è qualcuno che la sta ascoltando.
E fin qui, nulla di nuovo. Questa donna parla del suo divorzio, cercando d
o, direte voi, niente di particolarmente rilevante.
Si interroga se c’è una differenza tra amore e dipendenza. Se tutte le abitudini che abbiamo in un rapporto ci facciano bene, cerca di capire da quando il paesaggio amore è diventato il paesaggio divorzio. Se possibile ridendoci su. Se possibile. (Non sempre è possibile, ma è bene provarci).
Poi si interroga sui figli, la maternità, gli ormoni. Ed anche qui, direte voi…
Ma tutto questo però accade mentre sta facendo un esperimento, dal vivo, mentre parla. Un esperimento il cui risultato è importante, perché riguarda tutti noi. A prescindere che si sia sposati o meno. Perché sì, anche se non ti sposi, ti tocca uguale.
Orario spettacoli:
dal giovedì al sabato ore 20:30
domenica ore 17:30
Biglietti:
10€ intero
tessera associativa 5€
Info:
www.teatroargotstudio.com
facebook: argotstudio
instagram: teatroargotstudio