Lunedì 27 gennaio 2025, alle ore 20 al Teatro Comunale di Galatone (LE) si celebra la Giornata della Memoria con “Shoah. Frammenti di una ballata” con Fabrizio Saccomanno e Redi Hasa. Si narrano quattro storie di bambini e adolescenti vissuti in Ucraina, Ungheria, Polonia e Italia tra il 1942 e il 1946 per raccontare la Shoah, le leggi razziali, le persecuzioni, le deportazioni. Storie che cercano di restituire, attraverso un continuo dialogo tra le parole dell’autore e protagonista, Fabrizio Saccomanno e le musiche di Redi Hasa, le sensazioni e i pensieri di chi in quel momento non capiva quello che stava vivendo ma provava a dirselo e a dircelo in qualche modo. Uno spettacolo che intreccia racconto storico e sentimenti personali, che narra l’esperienza dei tanti orfani abbandonati a loro stessi dopo la deportazione dei genitori, la vita nel ghetto elemosinando un pezzo di pane e qualche patata, la drammatica esperienza del lager dove arrivavano con i loro giocattoli in mano, il ricordo degli orrori che ha segnato per sempre la loro vita chiusi nel proprio silenzio consapevoli che non ci sono parole per raccontare la Shoah.
“OPS!, L’imprevisto diventa spettacolo” è la Stagione di prosa 2025 del Teatro Comunale di Galatone, a cura della cooperativa Ventinovenove, la cui direzione artistica è affidata a Mary Negro e Gabriele Polimeno della cooperativa Ventinovenove e a Giuseppe Bortone di Zero Nove Nove. OPS!propone un calendario di appuntamenti, che si arricchirà nei prossimi mesi, frutto della collaborazione con diverse realtà artistiche e culturali del territorio. Non solo teatro di prosa ma anche musica, letteratura, incontri di formazione, dibattiti, laboratori, mostre ed esposizioni per una programmazione che, oltre alle sale del Teatro Comunale, si estende ad altri luoghi appartenenti alla comunità galatonese, come il giardino e l’atrio del Palazzo Marchesale e il centro storico e coinvolge un pubblico di tutte le età.
Il cartellone 2025 prende il nome dalla parola greca OPS che significa occhio ed è desinenza della parola Glaukopis, “Dea dai lucenti occhi di civetta”, riferita a Minerva-Atena, dea della sapienza e delle arti il cui animale totem è la civetta. Ma OPS! È anche l’errore inteso come l’imprevisto che scatena l’urgenza, l’innesco alla necessità di trovare la domanda giusta al momento giusto. È l’istante di consapevolezza antecedente un processo d’apprendimento dinamico in cui da ogni risposta ottenuta si genera un’ulteriore domanda che richiede a sua volta una risposta.
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