Anche quest’anno Edizioni All Around partecipa al Salone del Libro di Torino. La casa editrice sarà presente con un ricco programma di eventi e iniziative che attraversano i diversi generi letterari, offrendo al pubblico incontri stimolanti, presentazioni e momenti di confronto.
Vi aspettiamo al Padiglione Oval, Stand U102, presso lo spazio dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione.
Di seguito il calendario completo degli appuntamenti:

Giovedì 15 maggio
18.00-19.00 | PAD OVAL | U102
“Donne di un altro mondo” di Maria Grazia Giammarinaro.
Il romanzo è ambientato a Palermo nei primi decenni del Novecento e segue la storia di tre donne: Rosina, sua figlia Sara e sua nipote Mariuccia. Queste donne affrontano povertà, pregiudizi, lotte contadine, fascismo, guerra e stragi di mafia mentre cercano di costruire il proprio percorso di libertà.
Nel luglio 1943, con l’arrivo degli alleati a Palermo, il romanzo ripercorre le vicende di Rosina, Sara e Mariuccia. Rosina, vedova e povera, si trasferisce a Palermo e apre una pensione per studenti, ma viene stigmatizzata. Sara subisce le conseguenze della povertà e dell’abuso, ma entrambe vivono in modo autentico e intenso. La storia di Rosina e Sara, tramandata a Mariuccia, permette alla ragazza di scoprire aspetti inediti delle loro personalità e il senso del percorso di libertà che le viene trasmesso.
L’autrice Maria Grazia Giammarinaro dialoga con Germana Buffetti. Letture dell’attrice regista Pietra Selva Nicolicchia.
Venerdì 16 maggio
13.00-17.00 | PAD OVAL | U102
“Cooperare, 50 anni dopo, per il libro e la lettura”
Maratona di presentazione delle buone pratiche cooperative per il libro e la lettura.
Cooperativa All Around: “Women/Life/Freedom-Donne/Vita/Libertà”
Partecipano: Giorgia Pietropaoli, Lucia Visca, Nadia Pizzuti (in collegamento)
Sarà trasmesso un video Video: Somaia Ramish legge in farsi, con sottotitoli
Slideshow opere di Hajar Moradì
La cooperativa Axia editrice, fondatrice del marchio All Around nel 2014, è da sempre impegnata nella difesa dei diritti, con particolare attenzione a quelli delle donne. Nel 2025, la linea editoriale si è ampliata includendo una prospettiva sui movimenti femminili e femministi in Paesi dove le donne sono emarginate, come Iran e Afghanistan. Da questo impegno sono nate due importanti pubblicazioni: “Parole dall’esilio” di Somaia Ramish, poetessa afgana rifugiata in Olanda, che scrive in farsi. È la prima raccolta poetica di una donna afgana pubblicata in Italia, con testo originale a fronte. “La lunga marcia delle donne” di Nadia Pizzuti, prima corrispondente occidentale da Teheran, che racconta la condizione femminile in Iran. Il progetto è arricchito dalla collaborazione con Hajar Moradì, artista e attivista iraniana rifugiata in Canada. Inoltre, l’agenda “Dove ho la testa” di All Around sarà illustrata interamente con opere di Hajar Moradì.
Sabato 17 maggio
13.00-14.00 | PAD OVAL | U102
“Africa. Il continente antico in 16 reportage” di Antonella Napoli
Il libro di Antonella Napoli è una raccolta di sedici reportage che esplorano le molteplici sfaccettature del continente africano. Napoli, giornalista e scrittrice esperta delle realtà africane, offre una visione profonda e autentica dell’Africa, andando oltre gli stereotipi e i luoghi comuni. Il libro presenta frammenti di vita di un continente vasto e straordinario, spesso descritto con superficialità. Napoli invita i lettori a un viaggio nel cuore dell’Africa, culla della civiltà umana, ricca di apparizioni e miraggi, come descriveva Karen Blixen.
L’incontro di presentazione del libro sarà anche l’occasione per presentare il nuovo numero cartaceo della rivista “Focus on Africa”, distribuito durante i cinque giorni di fiera al Salone del libro.
Antonella Napoli dialoga con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, Oumar Barry, rifugiato politico originario della Guinea, e Gian Mario Gillio, direttore responsabile Agenzia Nev. Intervento musicale di Tony Esposito.
14.00-15.00 | PAD OVAL | U102
“1924. Anatomia di un omicidio” di Giancarlo Tartaglia
Il 1924 è stato l’anno emblematico della fine dell’età liberale e della nascita dello Stato totalitario. È stato l’anno segnato dalle elezioni per il nuovo Parlamento con una legge elettorale maggioritaria, che avrebbe assicurato una stabile maggioranza al fascismo, ma che avrebbe, anche, cancellato il Parlamento come istituzione di libertà. È stato l’anno funestato dal rapimento e dall’uccisione di Giacomo Matteotti, reo di aver denunciato in Parlamento i brogli elettorali, l’affarismo e le violenze del fascismo. È stato l’anno della pubblicazione e dell’entrata in vigore del nuovo regolamento sulla stampa, che iniziava a imbavagliare la libertà di espressione. È stato l’anno del tentativo di conquistare il controllo degli organismi rappresentativi della categoria giornalistica: l’Associazione della Stampa Periodica e la Federazione Nazionale della Stampa, che a settembre del ’24 avrebbe celebrato a Palermo il suo ultimo congresso. L’autore Giancarlo Tartaglia dialoga con Daniele Cerrato.
Domenica 18 maggio
13.00-14.00 | PAD OVAL | U102
“Ambraverde” di Marina Silvestri
l romanzo-saggio racconta la storia di Elvira Bascar, nata a Gorizia nel 1866 e morta a Isola d’Istria nel 1955. La narrazione esplora come i traumi emotivi delle generazioni passate possano influenzare inconsciamente i discendenti.
Elvira vive diverse esperienze significative: un amore contrastato a Catania, un matrimonio a Gorizia con un artista che muore in un ospedale psichiatrico, un’amicizia con Olga Moravia Veneziani, suocera di Italo Svevo, e infine una relazione duratura con un uomo buono nella serenità di una cittadina adriatica.
La storia è ricostruita attraverso vecchie carte e memorie, con un’attenzione particolare alla storia delle donne, rendendo il libro un documento sui destini femminili. Marina Silvestri dialoga con Lucia Visca.
14.00-15.00 | PAD OVAL | U102
“Guerra per immagini – Fotoreportage dall’Ucraina” di Giacomo Di Benedetto
Con questo libro si intende riflettere sulla rilevanza socioculturale del fotoreportage giornalistico di guerra con particolare attenzione per la rappresentazione fotografica del dolore e della morte altrui.
Parlare di guerra per immagini significa riconoscere che gli individui fanno la conoscenza del mondo attraverso le immagini fotografiche che vengono prodotte e fatte circolare, guardandole con indifferenza oppure osservandole con empatia, in ogni caso privilegiando una narrazione visuale e semplificata dei fatti e delle notizie.
Il racconto fotogiornalistico permette una visualizzazione immediata della notizia, sia essa un fatto di cronaca o un evento tragico per l’umanità, con l’obiettivo di avvicinare il più possibile l’osservatore alla realtà rappresentata dall’immagine, innescando i meccanismi di identificazione, di indignazione e, idealmente, di mobilitazione e azione socio umanitaria.
L’invasione russa dell’Ucraina permette di riflettere sull’importanza di una rappresentazione fotogiornalistica che non dimentichi il suo ruolo di advocacy nella restituzione di immagini-simbolo dell’annientamento della popolazione civile.
Giacomo di Benedetto dialoga con Natalia Andreani (La Stampa).