Home News Cultura Da ArtLab Lecce molte indicazioni di lavoro per una nuova visione collaborativa nel rapporto tra pubblico e privato nella gestione e valorizzazione dei Beni Culturali

Da ArtLab Lecce molte indicazioni di lavoro per una nuova visione collaborativa nel rapporto tra pubblico e privato nella gestione e valorizzazione dei Beni Culturali

Due giorni di lavoro, il 27 e 28 ottobre, intesi e proficui quelli della tappa di Lecce di ArtLab 2016.

Molti gli spunti e le proposte che hanno animato un confronto vero e diretto tra operatori e Istituzioni. L’idea che ne esce complessivamente è quella, da un lato, di un processo normativo importante e partecipato.

In primo luogo  per la legge che va verso il riconoscimento dell’impresa culturale e creativa come elemento rilevante nella produzione di valore nel Paese, come realtà da incentivare e sostenere come parte di un uovo orizzonte che individua in cultura e creatività fattori sempre più attivi per uno sviluppo sostenibile del Paese.

In secondo luogo per l’avvio della scrittura della nuova legge dello spettacolo nella quale possa integrarsi la proposta di legge sulla promozione della musica popolare dal vivo: legge fortemente condivisa dalle associazioni e dagli operatori del settore che attendono regole, sicurezza, riconoscimento pieno di diritti e legalità nel lavoro, incentivi verso domanda ed offerta, tramite politiche fiscali di sostegno per valorizzare e riconoscere la qualità del lavoro professionale e sostenere con forme e regole specifiche l’apporto delle associazioni e delle realtà non economiche. Il tutto nella consapevolezza che solo da un Patto forte per la legalità si combatte precarietà, insicurezza, lavoro nero e si porta nuovo valore per tutti, artisti, tecnici, formatori, Stato e pubblico. Un riconoscimento doveroso all’impegno di alcuni parlamentari, per tutti Roberto Rampi, presente a Lecce a confrontarsi e ad ascoltare proposte e valutazioni sulle proposte di legge in discussione.

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Ma l’altro elemento che come Legacoop Cultura cogliamo da ArtLab Lecce e dal prezioso lavoro di tessitura di Fondazione Fitzcarraldo è quella della domanda di coordinamento tra le diverse Istituzioni che ogni intervento ha riproposto per quanto concerne una fase delicata e, nel contempo, densa di opportunità per le politiche culturali nel Paese. Sono molte le misure e le linee di intervento che possono rafforzare, se coordinate e condivise, le opportunità di creare lavoro e sviluppo a partire dalla Cultura, al Sud come in tutto il Paese.

In primo luogo la stagione in corso dei Piani Operativi Regionali e del Pon Cultura e Sviluppo, che possono consentire, se attivate e coordinate adeguatamente di creare connessioni importanti tra attrattori culturali e patrimonio culturale diffuso, costruendo nuove competenze e nuove imprese nelle industrie culturali e creative e nel turismo. Poi, le stesse misure che incentivano la domanda, il sostegno alla spesa culturale dei 18enni, come le nuove politiche che possono incentivare i privati ad investire risorse sulla cultura (Tax Credit per il cinema e l’audiovisivo, Art Bonus per gli investimenti per i Beni Culturali): una serie di misure e di Fondi che possano rappresentare la base importante per costruire una nuova politica industriale che integri linee di Politiche e sostegno alle attività produttive, al lavoro, alla formazione, alla ricerca ed innovazione e alle politiche sociali e di inclusione con quelle connessi più direttamente al sostegno alla cultura e al diritto alla produzione culturale, alla fruizione e al protagonismo dei cittadini.

Una stagione in cui, come si è provato a declinare nel convegno finale promosso da Legacoop Cultura insieme a Fitzcarraldo, alla ricerca di una “Nuova visione collaborativa nel rapporto tra pubblico e privato nella gestione e valorizzazione dei Beni Culturali” vi è un’urgente necessità di operare insieme, sia tra gli operatori privati dei diversi comparti ed ambiti che possono comporre una offerta qualitativa della destinazione territoriale a base culturale (cultura, industrie creative, servizi, trasporti, sistema di accoglienza, artigianato artistico, comparto agricolo, enogastronomia, promozione turistica ecc.) sia tra le Istituzioni Nazionali, Regionali e Locali e le altre realtà economiche e sociali per costruire Piani territoriali integrati di gestione e valorizzazione dei Beni Culturali indispensabili in molte aree del Paese per creare le condizioni di una nuova fase di sviluppo sostenibile.

La cooperazione può vantare, a questo proposito, esperienze importanti e pluriennali di investimento sul territorio, nella costruzione di competenze elevate e di modelli gestionali innovativi in grado di integrare i sistemi territoriali locali in una dimensione più ampia di valorizzazione, promozione, commercializzazione. Ma una peculiarità fondamentale che la cooperazione esprime è quella di essere ancorata ad una visione etica e di legalità, ad una responsabilità sociale nei confronti dei territori e delle comunità in cui opera che divengono necessari punti di riferimento per il valore identitario del Bene da gestire e valorizzare. Un bene che assume nuovo valore in quanto espressione vissuta da una comunità.

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Grazie, quindi, a Claudio Bocci, a Paolo Verri, a Luca Dal Pozzolo, a Vincenzo Santoro, a Carmelo Rollo e a Giovanna Barni che hanno contribuito a questa riflessione e che hanno con noi condiviso la necessità di costruire le azioni, i confronti ed i tavoli che possano favorire una nuova stagione di collaborazione tra pubblico e privato. Un privato, però, che, come proprio come avviene per le cooperative e le Fondazioni, abbia a cuore, oltre alla efficacia e alla sostenibilità economica degli interventi, il valore del lavoro professionale e la comune adesione all’interesse collettivo.

E’ necessaria, lo abbiamo detto a Lecce e lo ribadiamo oggi, una svolta rispetto ad un atteggiamento dello Stato che pare privilegiare ed incentivare, invece, il ruolo dei privati solo come nuovi “mecenati”, procedendo, poi, ad affidamenti in house o a Bandi per concessioni che rischiano di frazionare, frantumare e disperdere il lavoro di costruzione di esperienze rilevanti ed utili per la crescita della capacità di valorizzazione dei Beni Culturali nel Paese che le cooperative culturali in primis hanno saputo realizzare in molti anni di lavoro e investimenti.

Cercheremo ancora, insieme a tutta la cooperazione culturale, nell’Alleanza delle Cooperative di continuare con forza questa azione di chiarezza e di sensibilizzazione attorno ad una modalità di progetto che riteniamo utile per il Paese e per il suo Patrimonio Culturale.

A questo proposito l’appuntamento comune è per il prossimo 17 novembre quando in sede del Ministero dello Sviluppo Economico sarà presentato il frutto di un lavoro progettuale importante connesso alle modalità in base alle quali costruire, in specifici territori del Paese, nuove filiere di cooperazione culturale turistica e di relazioni con le realtà sociali ed istituzionali locali per far nascere nuove opportunità di sviluppo sostenibile per il territorio.

Alcune interviste di ArtLab Lecce 2016…

Ugo Bacchella, Fondazione Fitzcarraldo

Giovanna Barni, Coopculture

Roberto Calari, Legacoop Cultura

Demetrio Chiappa, Doc Servizi

Cesare Liaci, Coolclub

Roberto Rampi, Parlamentare

Carmelo Rollo, Legacoop Puglia

Paolo Verri, Fondazione Matera – Basilicata 2019

 

…il link a tutte le interviste