Cultura

CulTurMedia, per quanto riguarda il settore Cultura opera nell’area dei Beni culturali e dello Spettacolo in rapporto con le strutture territoriali di Legacoop e con gli strumenti di promozione cooperativa per fornire una serie di servizi alle cooperative associate.

Oggi aderiscono oltre 800 cooperative con un valore stimato di fatturato pari a 460.070.594 milioni di euroe con 12.562 addetti complessivi (dati 2012).

Focus sul settore

Le COOPERATIVE CULTURALI, aderenti a Legacoop, si costituiscono in Associazione nell’immediato dopoguerra e svolgono, fin dagli anni ’50 dello scorso secolo, una forte azione di sensibilizzazione e di sostegno alla crescita del ruolo della cultura democratica in tutti gli ambiti sociali.

Si riprende, così, l’antico convincimento del movimento operaio che solo attraverso la cultura si poteva aspirare ad un reale protagonismo dei ceti meno favoriti e alla crescita della democrazia.

La testimonianza di questa attenzione è rappresentata dalle centinaia di Circoli culturali che accompagnano tutti i 120 anni di vita della cooperazione di Legacoop.
Con l’azione del suo primo Presidente, Cesare Zavattini, si avvia una stagione di promozione e inclusione sociale di persone e territori che culminerà con il grande successo della forma cooperativa come strumento di produzione culturale, soprattutto nel campo teatrale.

Oggi la cooperazione culturale rappresenta una realtà importante in ogni regione italiana nel saper corrispondere ed aggregare i nuovi bisogni di protagonismo nella produzione e fruizione culturale da parte di una quota crescente di cittadini.

La cooperazione culturale di Legacoop intende, infatti, rappresentare una modalità di fare impresa associata nei diversi comparti della cultura avendo a riferimento l’efficienza e la sostenibilità economica insieme alla finalità sociale e di interesse pubblico.

Da qui nasce la costante ricerca di una nuova dimensione, sostenibile ed etica, da ricercare e costruire nel rapporto tra pubblico e privato nella valorizzazione e gestione degli spazi di produzione culturale di spettacolo, così come dei Beni culturali e ambientali.

Da qui nasce la crescente affermazione della responsabilità sociale delle cooperative culturali verso i territori in cui operano e verso i diversi interlocutori sociali, economici e istituzionali con cui il loro lavoro e i loro progetti entrano in relazione.

Legacoop settore Cultura opera da anni per affermare nel Paese una nuova consapevolezza del valore fondamentale della cultura sia per l’identità, la democrazia e la qualità della vita, sia per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia, Paese che può e deve investire sulla cultura come straordinaria opportunità di crescita economica e di sviluppo di nuova occupazione qualificata.
La nascita in questi ultimi anni di molte nuove cooperative tra tanti giovani di talento e ad alta scolarità che in ogni regione si sono avvicinate alla forma cooperativa per dare risposte a bisogni di lavoro e di nuovo protagonismo nel creare prodotti e servizi innovativi, in particolare nell’area delle nuove tecnologie digitali, nell’ambito dei 12 comparti che costituiscono per l’Unione Europea le Industrie Culturali e Creative rappresenta un nuovo importante orizzonte da cui partire per il lavoro di legacoop in questo settore.

Legacoop settore cultura intende quindi confrontarsi, sia a livello nazionale, che nei singoli territori con le amministrazioni e le istituzioni pubbliche e con le categorie economiche e sociali non solo in riferimento alle politiche culturali e al MIBACT, che resta il primo interlocutore per quanto attiene alle politiche culturali, ma anche nei confronti del Ministero delle attività produttive e del Lavoro e della Formazione, delle Politiche sociali.

Sempre più, infatti, in Italia in particolare, ma anche in Europa, la cultura rappresenta un elemento trasversale e necessario per la qualità dello sviluppo e per la competizione economica.

Il settore cultura Legacoop come parte di una più ampia presenza della cooperazione nelle industrie culturali e creative

Le cooperative associate a Legacoop che operano anche nei comparti che l’Unione Europea, Eurostat o le più recenti ricerche Italiane ed Europee definiscono come “INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE” sono, tuttavia, ben più numerose. Molte di esse sono, infatti, associate in Legacoop a settori specifici diversi o per complementarietà dei prevalenti mercati di riferimento o per scelte organizzative consolidate negli anni.
Per dare una dimensione complessiva dell’area cultura e creatività in Legacoop , quindi, aldilà dei settori associativi in cu essi sono inseriti tenendo conto della prevalenza di attività, abbiamo un dato aggregato che indica una considerevole dimensione economica e sociale che oggi questa presenza cooperativa rappresenta nel Paese.
Si tratta, infatti, di 823 cooperative che, distribuite in ogni regione italiana, operano unicamente o in modo significativo anche in campo culturale, con un valore stimato di fatturato pari, nel 2012 a 460.070.594 milioni di euro e con 12.562 addetti complessivi.

  • Esercitare in modo trasparente e condiviso la rappresentanza dei legittimi interessi delle cooperative associate in un’ottica di promozione della cultura e creatività come fattori di sviluppo economico e sociale
  • Assistere, in raccordo con gli uffici relazioni industriali di Legacoop, le cooperative associate nella contrattazione collettiva di lavoro, nella corretta applicazione del CCNL cooperativo o dei contratti collettivi di lavoro di riferimento per le cooperative dei diversi comparti
  •  Assistere i gruppi di persone, con specifiche competenze nel settore, che condividano i valori e i principi cooperativi e che siano interessate a verificare la fattibilità di un progetto di nuova cooperativa culturale, nella messa a punto della loro “business idea” – cioè dell’attività che intenderebbero avviare – e nella scrittura del relativo Business Plan
  • Ricercare strumenti finanziari interni o esterni al movimento cooperativo per agevolare sviluppo e consolidamento delle cooperative culturali
  • Assistere imprese e persone a cercare occasioni di interazione con le cooperative aderenti, promuovendo strumenti di sistema e accordi operativi
  • Assistere le cooperative associate nella realizzazione di progetti intersettoriali
  • Analizzare i fabbisogni di alta formazione nei diversi comparti della produzione culturale e dei servizi per la cultura e promuovere progetti formativi nazionali, in accordo con gli strumenti nazionali e locali che abbiano maturato specifiche e pluriennali esperienze nel settore culturale
  • Favorire la nascita di reti di impresa nei diversi comparti della cultura
  • Favorire processi di internazionalizzazione delle cooperative associate nei diversi comparti della cultura
  • Contribuire, in accordo con altri settori di Legacoop (Legacoopservizi, Legacoopsociali, Associazione Cooperative Produzione e Lavoro) che associano, da anni, cooperative operanti anche nel settore culturale (es. che operano nel settore del Turismo e in quello dei Beni culturali, o in quello della cooperazione sociale e in quello dei servizi culturali, ecc.) alla definizione di linee comuni da promuovere in merito alle politiche culturali pubbliche e alle valutazioni delle azioni di politica economica e sociale del Paese che possono avere attinenza significativa anche per il settore culturale
  • Favorire con apposite iniziative e strumenti alla diffusione delle opportunità connesse alla Programmazione Europea 2014-2020 e ai Bandi Europei maggiormente connessi a Cultura e Creatività (Creative Europe, Horizon 2020, Erasmus +, ecc.)
Le cooperative associate

Con la nascita dell’associazione CulTurMedia in questo settore sono anche rappresentate sia le cooperative che operano nella ricerca, nella progettazione, gestione e valorizzazione dei Beni culturali, sia quelle che operano nello Spettacolo dal vivo (Teatro, Danza, Musica), nel Cinema e produzione audiovisuale, nei servizi per la cultura e nella progettazione culturale.

I comparti della CULTURA:

BENI CULTURALI: Ricerca, scavi, progettazione e valorizzazione dei siti archeologici, Gestione e valorizzazione Musei, Monumenti, siti Culturali, Restauro e Conservazione, Catalogazione e archiviazione del Patrimonio librario.
TEATRO: con le cooperative che operano nei diversi generi teatrali da quello sperimentale a quello per i ragazzi, al teatro di strada.
CINEMA: con le cooperative che svolgono in modo esclusivo o come attività di rilievo la produzione cinematografica; altre cooperative operano nella gestione di sale cinematografiche con larga prevalenza nel cinema di essais.
MUSICA: sono diverse le cooperative che operano in questo campo (orchestre sinfoniche, cameristiche, cori e bande musicali e cooperative di artisti solisti o costituiti in complessi musicali, scuole di musica).
SERVIZI ALLO SPETTACOLO: sono le cooperative che operano nella fornitura di servizi complessi connessi allo spettacolo (allestimento, montaggio e smontaggio palchi, luci, suoni, video, ecc.).
EVENTISTICA: rientrano in questo segmento le cooperative che hanno l’eventistica come attività principale gestendo festival o manifestazioni culturali, sia occasionali che stabili, con cadenza quanto meno annuale. Svolgono anche questa attività, sia pure in modo non esclusivo, cooperative di produzione e lavoro, in senso lato, cooperative di servizi e cooperative sociali.
MULTIMEDIALITA’ E COMPARTI AFFINI: sono le cooperative che operano nel campo delle produzioni multimediali, servizio alla produzione culturale, digitale e di promozione culturale.