Home News Cultura Con “CORPUS MINE” Itinera porta l’arte contemporanea in Miniera

Con “CORPUS MINE” Itinera porta l’arte contemporanea in Miniera

Corpus Mine” è la mostra d’arte contemporanea, curata da Ylenia Rose Testore con il patrocinio del Comune di Montecatini Val di Cecina, che  Cooperativa Itinera di livorno ha inaugurato lo scorso 22 luglio presso il Museo delle Miniere di Montecatini Val di Cecina.

La mostra, in programma dal 22 luglio al 22 settembre, si basa sulla rilettura di un luogo, la Miniera, affascinante e misteriosa oggi, luogo di produzione e di lavoro in passato.

All’inaugurazione sono intervenuti: Michela Vianelli (Cooperativa Itinera), Ylenia Rose Testore (curatrice della mostra), Sandro Cerri (Sindaco di Montecatini Val di Cecina), Fabrizio Rosticci (scrittore e studioso).

Gli artisti che hanno partecipato sono Riccardo Bargellini, Claudio Beorchia, Giovanni Bianchini, Alberta Iera & Chiara Paulon, Manuela Mancioppi, Vincenzo Fiore Marrese, Cecco Ragni, David Scognamiglio, Stefano Serretta, Paola Tassetti.

Coop Itinera, da anni operante in ambito toscano nel settore della cultura e della sua promozione, gestisce, per il secondo anno, il complesso della Miniera di Montecatini Val di Cecina. La storia del bellissimo borgo medievale di Montecatini Val di Cecina è legata alla miniera di rame rimasta attiva fino al 1907. Gli Etruschi furono i primi a sfruttare le abbondanti risorse naturali di questa zona e da questo sito minerario prese il nome una delle maggiori industrie del XX Secolo, la Montedison s.p.a, divenuta poi Montedison.

Attualmente, per volontà del Comune e con la collaborazione di Itinera sono visitabili parti delle gallerie ottocentesche (il reticolo delle gallerie si estende per circa 35 Km fino ad una profondità di 315 m.) la torre di Pozzo Alfredo (con il montacarichi originale) e la chiesa di S.Barbara, simbolo della devozione dei minatori per la loro patrona.

Nell’ottica della valorizzazione di questo luogo unico, di grande importanza storica e archeologica, Itinera ha ideato una manifestazione artistica che porti la creatività contemporanea in questo spazio di memoria.

Con l’obiettivo di offrire nuovi punti di vista e suggestioni attraverso interventi site specific di arte contemporanea, la mostra d’arte contemporanea va a reinterpretare i caratteri della Miniera attraverso sculture e installazioni di 10 artisti che hanno maturato ricerche ed esperienze sia in Italia che all’estero.

L’opening della mostra Corpus Mine, alla presenza del curatore e degli artisti coinvolti, ha visto in particolare la realizzazione dell’opera di Vincenzo Fiore Marrese. Le due performance di danza e di musica contemporanea con la collaborazione di Atelier delle Arti e Chelo Zoppi e il flautista Stefano Agostini hanno dialogato a livello spaziale oltre che concettuale con le installazioni di Corpus Mine. Infine Stornelli Infernali, performance teatrale ispirata all’inferno di Dante a cura di Teatro Trabagai.

Il catalogo della mostra, realizzato per Itinera da Enrico Costalli, propone il testo critico della curatrice di Corpus Mine, Ylenia Rose Testore, la documentazione fotografica delle opere in situ realizzata da Francesco Levy, il contributo sulla miniera, di carattere storico, della Prof.ssa Cristiana Torti.

Corpus Mine è una mostra di arte contemporanea che si basa sulla rilettura di un luogo, la Miniera, affascinante e misteriosa oggi, luogo di produzione e di lavoro allora.

La materia, cuprum, veniva estratta in un processo ripetitivo e impulsivo, macchina-motore di una produzione industriale. La materia stessa è oggetto e soggetto delle opere degli artisti che rivivono e rimettono in moto gli spazi della Miniera, prende così forma il Corpo della Miniera.

Ogni artista si è messo a confronto con gli spazi tramite interventi che ne accentuano la dimensione suggestiva e arcana, sapienti equilibri tra luce e ombra, leggerezza e pesantezza. Linguaggi espressivi diversi ma complementari che affrontano ciò che la Miniera trapela ridefinendo la percezione e suggerendo prospettive diverse da cui osservare lo spazio.

Si riscrivono così nuovi confini e nuove visioni in una scrittura espositiva capace di produrre una narrativa che si sviluppa attraverso i vari interventi artistici.

Il visitatore viene così accompagnato in un percorso legato alle vicende storiche della Miniera e in un’esperienza di rilettura attraverso le opere dei 10 artisti.