Home News Cultura AgCult | Spettacolo, Coordinamento Stage! al Mise: Aprire tavolo su crisi del settore

AgCult | Spettacolo, Coordinamento Stage! al Mise: Aprire tavolo su crisi del settore

“Servono sostegni e ristori a tutta la filiera, il riconoscimento delle imprese fatte dagli operatori culturali della musica, i sostegni agli artisti e ai lavoratori del settore, il rinnovo dei bandi Extra Fus per tutti, sgravi e semplificazioni burocratiche, ripartenza in regola a brevissimo con una data certa e con regole certe. Si convochi un Tavolo di Crisi della Musica e dello Spettacolo dal Vivo che vede un crollo del settore. Mancano oramai 70 mila lavoratori al settore musicale e culturale del Made In Italy. E’ evidente uno stato di crisi gravissimo”. Così il Coordinamento StaGe!, la filiera della musica e spettacolo dal vivo indipendente ed emergente che raduna oltre 100 associazioni di imprese, artisti e lavoratori del settore, che ha scritto oggi al Ministero dello Sviluppo economico.

“Meno 30 per cento i lavoratori del settore musica e spettacolo dal vivo, circa il 50% gli spazi per musica dal vivo e i festival musicali a rischio chiusura definitiva, fino a meno 70% gli introiti per autori, editori e produttori musicali, fino al 90% e passa in meno gli introiti per gli eventi di musica dal vivo: questi i dati drammatici di un settore durante colpito in un Paese eccellenza della cultura nel mondo. Sono dati gravissimi che sollecitano e invitano a interventi urgentissimi”, afferma il Coordinamento StaGe! che “esprime prima di tutto i disagio e la delusione di tutto il comparto perche’ le risposte del Governo sono al momento ancora in parte insoddisfacenti e carenti e disattendono nella parte economica le giuste richieste di risarcimento- da parte delle imprese, degli artisti, dei lavoratori e delle associazioni di rappresentanza del settore. Per questo chiediamo un incontro urgente al Ministero della Cultura e ai Ministeri competenti come il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’Economia e delle Finanze e gli altri Ministeri coinvolti per aprire un Tavolo di Crisi di questo settore che ha urgente necessita’ di interventi straordinari visti i dati drammatici del crollo dell’occupazione con una perdita di posti di lavoro nel silenzio generale pari alle crisi di centinaia di fabbriche tutte insieme”.

“Il Decreto Sostegni appena uscito e il Bando del FUS in scadenza, oltre ad altri bandi di cui si attende l’esito finale e l’uscita di nuovi bandi richiesti a gran voce ancora assenti, non soddisfano in alcun modo la filiera tutta della musica indipendente ed emergente e di intrattenimento del nostro paese che realizza circa il 70/80% delle produzioni con migliaia di realta’ imprenditoriali e centinaia di migliaia di artisti e lavoratori coinvolti direttamente e indirettamente e riceve al massimo il 20/30 % dei fondi che vanno quasi sempre a poche grandissime realta’, spesso straniere, con bilanci in positivo in questa fase, che in questi due anni di pandemia rischiano di avere in mano tutto il mercato cancellando tutta la filiera della musica indipendente ed emergente, che per almeno il 50% sta rischiando la chiusura totale – rimarca il Coordinamento StaGe! -. In questi giorni, segno di una situazione veramente gravissima, abbiamo visto gli appelli lanciati anche da alcuni grandi artisti italiani piu’ sensibili, provenienti dal settore indipendente e quindi ben consci della realta’, come Coez, Salmo, Piotta, Ultimo e Tommaso Paradiso, che stanno toccando con mano la mancanza di una reale ripartenza del settore della musica, dello spettacolo e delle arti che sta rischiando di fare chiudere tutta questa filiera di scouting, innovazione e ricerca del nostro paese e di consegnarla nelle mani di aziende straniere”.

“Oggi siamo di fronte ad un ‘Lockdown di Fatto’, per di piu’ non dichiarato dal Governo, che con l’ultimo Decreto Sostegni non risarcisce i danni derivanti dalla chiusura improvvisa di Natale e Capodanno. Tutta la filiera del settore si e’ dovuta fermare all’improvviso con una perdita che va da un minimo del 20% di fatturato fino al 100% dei festival, eventi di piazza, discoteche, club, balere e locali da ballo oltre a tutti i lavoratori, organizzatori, artisti e maestranze, che hanno perso gli ingaggi. Chiediamo quindi come prima cosa che vengono attivati tutti i Bandi Extra Fus, fatti in modo semplice e immediato, che risarciscano tutte queste figure, nel piu’ breve tempo possibile visto il danno irreparabile che hanno ricevuto dal punto di vista economico e di prospettive del futuro lavorativo. Si conferma inoltre la necessita’ di erogare i contributi per i bandi dello scorso anno relativi a editori, organizzatori di concerti e lavoratori del settore musica e di rimettere a disposizione le risorse non distribuite. Chiediamo di ripartire subito con i Concerti e gli Spettacoli dal Vivo in ogni luogo con Green Pass, Mascherine e Controllo Temperature, ove necessario, con il 100% delle capienze, ripartendo magari tutti dal vivo dai primi giorni di febbraio in contemporanea con il Festival di Sanremo che si realizza infatti a pieno regime e che invitiamo a ricordare durante i cinque giorni tutte le imprese, gli artisti e i lavoratori fermi mentre si svolge la kermesse musicale”, conclude il Coordinamento StaGe!.

(Fonte: AgCult.it)