Home News Cultura AgCult | Convenzione di Faro, Barni: centrale per il principio della partecipazione

AgCult | Convenzione di Faro, Barni: centrale per il principio della partecipazione

Per la presidente di CulTurMedia, partecipazione e cooperazione sono la chiave per una vera rivoluzione culturale

“La Convenzione di Faro è di assoluta importanza per la centralità attribuita a tutti i soggetti portatori di diritti rispetto al patrimonio culturale ma, se non si pensa anche ad un modello organizzativo in grado di dare concretezza ai principi in essa contenuti si rischia di sprecare un’occasione unica per attuare una vera e propria rivoluzione culturale cooperativa”. Giovanna Barni, presidente di CulTurMedia, l’associazione che raccoglie le cooperative che operano nel settore della cultura, del turismo e della comunicazione che aderiscono a LegaCoop, interviene nel dibattito sulla necessità di ratificare il prima possibile la Convenzione di Faro, il cui disegno di legge è fermo al Senato per approfondimenti. 

Barni, in un’intervista ad AgCult, lega in modo stretto gli elementi di partecipazione dei cittadini al patrimonio culturali contenuti nella Convenzione alla necessità di sviluppare metodi innovativi affinché le autorità pubbliche cooperino con altri attori nell’ambito della gestione e della fruizione dei beni culturali. E individua nella cooperazione un modello capace di generare i migliori risultati in questo contesto di sussidiarietà.

LA CONVENZIONE DI FARO

La Convenzione di Faro, ragiona Barni, riconosce al patrimonio culturale un ruolo centrale nella costruzione di una società pacifica e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità culturale e promuove una maggiore sinergia