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AgCult | Capitale italiana della Cultura, online il bando per il 2024

Primo step la presentazione della manifestazione di interesse entro il 20 luglio prossimo

Al via la procedura di selezione per il conferimento del titolo di Capitale italiana della Cultura per il 2024. Ammessi a partecipare i comuni, le città metropolitane e le unioni di comuni che non hanno preso parte alle procedure di selezione per il conferimento del titolo per gli anni 2020 e 2021. Primo step la presentazione della manifestazione di interesse entro il 20 luglio prossimo. La Capitale italiana della Cultura è stata istituita nel 2014 e ha tra gli obiettivi quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle Città, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico. 

LE TEMPISTICHE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Entro il 20 luglio 2021, pena l’esclusione dalla selezione, i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni, che intendono candidarsi per l’anno 2024, devono presentare manifestazione scritta di interesse, sottoscritta dal Sindaco del Comune o della Città metropolitana o dal Presidente dell’Unione di Comuni, in qualità di rappresentante legale dell’ente. 

Entro il 19 ottobre 2021, presentata la manifestazione scritta di interesse alla partecipazione, si perfezionerà la candidatura redigendo e inviando un dossier di candidatura che dovrà indicare e contenere il titolo del dossier di candidatura, il progetto culturale, inclusivo del cronoprogramma, della durata di un anno, delle attività previste, l’organo incaricato dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile, la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto e gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi, e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento. Insieme al dossier di candidatura, i candidati trasmetteranno una sintesi del progetto culturale insieme ad un’immagine esemplificativa ad alta risoluzione. Sintesi ed immagine potranno essere impiegate dal MiC per la comunicazione e promozione dell’iniziativa nei vari siti internet e sui social media. 

Il bando stabilisce che, nel caso in cui arrivino “un numero particolarmente elevato” di domande di candidatura, la Giuria che si occuperà della selezione potrà svolgere una preselezione sulla base di un primo scrutinio dei dossier di candidatura basato sulla verifica dei contenuti e sulla qualità informativa del dossier, “valutata in termini di completezza, chiarezza e coerenza intrinseca”. 

Entro il 18 gennaio 2022, la Giuria esaminerà le candidature ammesse e selezionerà un massimo di dieci progetti finalisti. Entro il 1° marzo 2022, la Giuria convocherà ciascun candidato finalista a un’audizione pubblica di presentazione e approfondimento del dossier di candidatura. Le audizioni si svolgeranno in presenza nella sede del Collegio Romano o a distanza, in modalità videoconferenza. Entro il 15 marzo 2022, la Giuria raccomanderà al Ministro della Cultura la candidatura del Comune, della Città metropolitana o dell’Unione di Comuni ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per il 2024. 

I CRITERI DI SELEZIONE

La selezione della Capitale italiana della cultura avverrà tenendo conto della coerenza del progetto rispetto alle finalità di legge e alle altre iniziative di valorizzazione del territorio, al coordinamento e sinergia degli interventi proposti e anche valutando l’efficacia del progetto come azione culturale diretta al rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, in termini di crescita della domanda e dell’offerta culturale. 

Si guarderà all’eventuale previsione di forme di cofinanziamento pubblico e privato, condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interesse presenti sul territorio, da attuarsi nel rispetto della vigente normativa in materia di appalti e terzo settore. Valutata sarà anche l’efficacia della struttura incaricata per lo sviluppo e l’attuazione sostenibili del progetto contenuto nel dossier di candidatura e per il monitoraggio dei risultati, l’innovatività e capacità delle soluzioni proposte di fare uso di nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e del potenziamento dell’accessibilità, la capacità del progetto di incrementare l’attrattività turistica del territorio, anche in termini di destagionalizzazione delle presenze, la realizzazione di opere e infrastrutture di pubblica utilità destinate a permanere sul territorio a servizio della collettività e la coerenza del cronoprogramma.

Nella valutazione, la Giuria terrà conto dell’effetto di ‘completamento’, la capacità cioè di favorire la piena realizzazione di progetti già avviati ma non ancora conclusi e la coerenza degli obiettivi del progetto con quelli stabiliti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. 

LA GIURIA DI SELEZIONE

Sarà un decreto del Ministro della Cultura a costituire la Giuria della città Capitale italiana della cultura. Essa sarà composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, di cui tre designati dal Ministro, tre designati dalla Conferenza Unificata, e uno, con funzione di Presidente della Giuria, nominato d’intesa tra il Ministro e la Conferenza Unificata. I componenti della Giuria, nei due anni che precedono l’insediamento, non devono aver avuto rapporti di collaborazione di alcun genere con i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni che hanno presentato candidatura, e non devono trovarsi in situazioni di conflitto di interesse e/o incompatibilità rispetto agli enti stessi. 

LA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA

La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014 e ha tra gli obiettivi quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico. Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro. Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 (nel 2019 ha coinciso con Matera Capitale europea della cultura). Parma è invece la Capitale italiana della cultura 2020 che è stata prorogata al 2021 dal Dl Rilancio. Lo stesso Decreto ha proclamato, in segno di solidarietà per le vittime della pandemia, Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura per il 2023.

Bando Capitale italiana della Cultura 2024

(Fonte: AgCult.it)