Negli anni tra il 1913 e il 1928, Napoli fu al centro dell’interesse pedagogico internazionale per un esperimento educativo straordinario, che si realizzò sulla Nave-Asilo “Caracciolo”. A dirigere la nave fu Giulia Civita Franceschi, che in 15 anni raccolse nei vicoli di Napoli oltre 750 ragazzi, sottraendoli ad abbandono e delinquenza e facendone dei marinaretti (“sulla terra ferma hanno fatto naufragio, sul mare hanno trovato riparo” – Giulia Civita Franceschi). Nel 1928, Giulia Civita fu allontanata dal fascismo, che inserì l’istituto educativo nell’Opera Nazionale Balilla. Nello specchio d’acqua del bacino borbonico, riemergono come naufraghi nel mare dell’oblio, una educatrice d’altri […]
LE NUVOLE/Casa del Contemporaneo presenta Mare Mater o della esemplare storia di Giulia Civita Franceschi
Negli anni tra il 1913 e il 1928, Napoli fu al centro dell’interesse pedagogico internazionale per un esperimento educativo straordinario, che si realizzò sulla Nave-Asilo “Caracciolo”. A dirigere la nave fu Giulia Civita Franceschi, che in 15 anni raccolse nei vicoli di Napoli oltre 750 ragazzi, sottraendoli ad abbandono e delinquenza e facendone dei marinaretti (“sulla terra ferma hanno fatto naufragio, sul mare hanno trovato riparo” – Giulia Civita Franceschi). Nel 1928, Giulia Civita fu allontanata dal fascismo, che inserì l’istituto educativo nell’Opera Nazionale Balilla. Nello specchio d’acqua del bacino borbonico, riemergono come naufraghi nel mare dell’oblio, una educatrice d’altri […]
