
Si è tenuta, mercoledì 9 luglio 2025, la presentazione ufficiale di “Heritage al Celio”, il nuovo progetto di valorizzazione del patrimonio culturale romano promosso da CoopCulture nell’ambito del partenariato esteso CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.
L’iniziativa ha introdotto una modalità innovativa e inclusiva di fruizione del patrimonio archeologico del colle Celio, attraverso l’integrazione di tecnologie digitali avanzate.
Il progetto si è avvalso di: Sistemi Informativi Geografici (GIS) per la mappatura dei siti; Intelligenza Artificiale per l’elaborazione e la semplificazione dei dati storici; Virtual tour, StoryMaps e audioguide personalizzate per un’esperienza immersiva; Una Web App e un totem interattivo installato presso le Case Romane del Celio per la fruizione in loco.

Il percorso digitale ha incluso 5 tappe principali lungo il Clivo di Scauro, con 14 punti di interesse e oltre 5000 dati archeologici resi accessibili al pubblico attraverso un linguaggio chiaro e coinvolgente.
La giornata inaugurale si è aperta alle ore 10.30 con un incontro riservato alla stampa in Piazza dei Santi Giovanni e Paolo, seguito da una dimostrazione degli strumenti digitali e da una visita guidata alle Case Romane del Celio, dove è stata anche inaugurata la mostra “Patina Memoriae” dello scultore Alessio Deli.
Nel pomeriggio, presso la Casina del Salvi, si è svolta la presentazione istituzionale con gli interventi di Ilaria Manzini, direttrice scientifica della Fondazione Changes, del prof. Paolo Carafa, referente scientifico del progetto, di Elisabetta Bruno, responsabile Heritage per CoopCulture, e di Giovanna Barni, Consigliera delegata all’innovazione di CoopCulture.

“Heritage al Celio” è il risultato di un articolato lavoro di ricerca, digitalizzazione e storytelling, condotto da CoopCulture in collaborazione con Heritage S.r.l., gisAction by TeamDev e MemorAIz, sotto la direzione scientifica del prof. Paolo Carafa (Sapienza Università di Roma), con il contributo dell’archeologa Paola Palazzo.
Il progetto si inserisce nello Spoke 8 “Sustainability and resilience of tangible cultural heritage” del programma CHANGES, che mira a unire ricerca accademica, innovazione tecnologica e partecipazione civica per generare nuove forme di conoscenza e fruizione del patrimonio culturale. CHANGES promuove modelli replicabili e scalabili, capaci di adattarsi a diversi contesti urbani e archeologici, anche al di fuori della città di Roma.
Tra gli obiettivi principali del programma: valorizzare l’attrattività dei beni culturali, promuovere approcci sostenibili ai luoghi della cultura, incentivare la collaborazione pubblico-privato tra enti di ricerca e imprese, e favorire nuove forme di occupazione professionale nel settore culturale. CHANGES affronta inoltre temi cruciali come la transizione digitale, la sostenibilità ambientale, la conservazione verde e la riduzione del rischio legato al cambiamento climatico.