
“Parole dall’esilio” raccoglie le poesie di Somaia Ramish, poetessa afghana e attivista per i diritti umani attualmente in esilio in Olanda, a seguito del il drammatico ritorno dei Talebani nell’agosto del 2021. È la prima volta che in Italia si pubblica il lavoro poetico di una donna afghana. Il testo comprende le poesie dell’autrice in lingua farsi e la traduzione italiana a fronte.
“Parole dall’esilio” è il racconto della sofferenza per la lontananza, la nostalgia di una patria perduta, la tragedia quotidiana di chi vede i propri diritti calpestati da un regime brutale che sta cercando di mettere a tacere le voci femminili. Alla violenza e alla sopraffazione del regime talebano, Somaia Ramish oppone l’arma dirompente della cultura e di una poesia tutta al femminile.
Giorgia Pietropaoli, curatrice della pubblicazione e traduttrice delle poesie, ci porta alla scoperta di un’arte poetica connessa alle questioni sociali e alle tematiche politiche, legata in particolar modo al disagio e alle violenze subite spesso dalle donne afghane, sottoposte a matrimoni forzati, anche in giovanissima età, alla povertà estrema, ai delitti d’onore, alle violenze familiari.
La poesia come un atto di protesta, come affermazione identitaria, come rivendicazione della propria autodeterminazione, come opposizione a un mondo di soprusi, come testimonianza di un paese lacerato dalla violenza e dall’ingiustizia. Le parole di Somaia Ramish sono una chiamata alla coscienza globale, un invito all’azione e alla solidarietà internazionale, come ricorda nella prefazione Antonella Napoli – giornalista, scrittrice e direttrice di Focus On Africa Magazine.
“Parole dall’esilio” è stato presentato ufficialmente venerdì 16 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino nel corso della maratona letteraria “Women, Life, Freedom“. Durante l’evento Giorgia Pietropaoli ha sottolineato il coraggio e la potenza delle parole di Somaia Ramish, finora inedite in Italia, mentre Lucia Visca ha presentato un programma editoriale attento ai movimenti femminili e femministi di quei paesi in cui le donne sono tenute ai margini della società. Per l’occasione sono state mostrate in anteprima le illustrazioni di Hajar Moradi, artista e attivista iraniana riparata in Canada –con cui All Around ha avviato una collaborazione già dalla pubblicazione di Iran. La lunga marcia delle donne di Nadia Pizzuti –che saranno inserite nell’Agenda Dove ho la testa 2026.
Un uccello intrappolato in una gabbia
una gabbia appesa in casa
la casa è in un vicolo
il vicolo è nel mondo
che grande prigione respiro! (p. 64)

Somaia Ramish, poetessa, scrittrice, giornalista e attivista per i diritti umani, è nata nel 1986 a Herat, Afghanistan e ha passato l’infanzia da esule in Iran durante il primo regime talebano. Dopo la caduta del regime, è tornata in Afghanistan dove, per oltre due decenni, ha lavorato attivamente per promuovere la democrazia e combattere la violenza contro le donne. Dopo il ritorno dei talebani nel 2021, è stata costretta a lasciare il suo Paese e ora vive nei Paesi Bassi, dove continua a occuparsi di diritti umani.
Giorgia Pietropaoli, docente di Lettere classiche, ha conseguito il dottorato in Scienze politiche. Ha studiato Lingua e Letteratura Persiana all’Università di Roma La Sapienza. Collabora con la rivista Focus On Africa Magazine e segue da anni le questioni mediorientali, soprattutto riguardanti Iran e Afghanistan. È attiva nel campo dei diritti umani.
Disponibile in tutte le librerie e sul sito: https://edizioniallaround.it