Corso Bacchilega: il giornale Lo Spunk diventa mensile e digitale

Nel 2023 il giornale delle bambine e dei bambini Lo Spunk, che la cooperativa Corso Bacchilega pubblica dal 2019, propone numerose e interessanti novità offrendo la stessa qualità di sempre ma migliorando l’impatto ambientale e mostrandosi, ancora una volta, un prodotto innovativo e al passo coi tempi.

NUOVO FORMATO DIGITALE

In primis il formato digitale, più interattivo grazie alla app per smartphone e tablet arricchita di contenuti multimediali come video, gallery fotografiche, audio e la possibilità di interagire con la redazione direttamente dal device utilizzato (tablet e smartphone, ma anche computer e Lim per le scuole).

PIÙ NUMERI

Si arricchisce anche il numero di uscite, dalle 9 del 2022 alle 12 annuali, più puntuali grazie al digitale perché pronte per la lettura fin dal primo giorno di pubblicazione.

ALTA LEGGIBILITÀ

Inoltre, per una maggiore inclusività, Lo Spunk presenta da quest’anno un font ad alta leggibilità al fine di andare incontro alle esigenze di un maggior numero di lettori.

Lo Spunk, che nel nome rende omaggio al romanzo Pippi Calzelunghe della scrittrice svedese Astrid Lindgren, è il giornale per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni che attraverso testi, foto e illustrazioni originali: informa, con notizie e curiosità da tutto il mondo; forma, con le rubriche scientifiche, artistiche, linguistiche; diverte, con i giochi e le letture a puntate; stupisce, con gli spazi dedicati a psicologia, filosofia, tradizioni; fa crescere, con argomenti sociali che fanno bene ai lettori e agli altri.

L’abbonamento annuale costa 40 euro ed è possibile sottoscriverlo direttamente nell’app Lo Spunk scaricabile gratuitamente dagli store Google Play e iTunes.

Link per l’abbonamento: https://lospunk-ita.newsmemory.com/?purchase=annuale

SPECIALE INTERVISTA DOPPIA

Lo Spunk in persona e la direttrice Milena Monti raccontano Lo Spunk e le novità 2023…

«Iniziamo con le presentazioni: io sono Milena Monti, giornalista e appassionata di letteratura per bambini. Unisco queste due passioni, e professioni, nella direzione de Lo Spunk».
«E io sono lo Spunk, il direttore nonché editore supremo, come mi chiamano i bambini che non solo ci leggono ma ci scrivono».
«Vuoi anche dire da dove viene il tuo nome?».
«Con piacere. Il mio nome nasce dalla penna della scrittrice svedese Astrid Lindgren, mamma di Pippi Calzelunghe, che non solo i nostri giovani lettori conoscono ma che ricorderanno anche i genitori e forse i nonni visto che la prima edizione italiana risale al 1958. Nel romanzo lo spunk è qualcosa che Pippi crea quando le ha già inventate tutte, in un certo senso è qualcosa che prima non c’era ma che serviva proprio…».
«Come il giornale delle bambine e dei bambini! In Italia in effetti il giornalismo junior non è diffuso come in altri Paesi, e dire che di bisogno ce n’è visto il dilagare della disinformazione e delle fake news…».
«Ecco perché mi sono prestato con entusiasmo a questo progetto di giornalismo per bambini che informa, forma, diverte, stupisce e fa crescere grazie alle notizie dal mondo, le rubriche per tutti i gusti, i giochi, le letture e tanto altro».
«Tanto altro?».
«Tanto altro. C’è sempre qualcosa che non ti aspetti su Lo Spunk. Dai, fai qualche esempio».
«Beh negli anni abbiamo parlato di tante cose, come le tradizioni di un passato non così lontano dal punto di vista cronologico ma lontanissimo se pensiamo a come si è evoluta velocemente la tecnologia negli ultimi decenni. Per la rubrica Nonno racconta di Venerio Montevecchi, che trattava queste e altre cose del tempo dei nonni, abbiamo anche ricevuto un riconoscimento alPremio nazionale per i giornalini di Chiavari. E poi pubblichiamo argomenti a tratti inediti per bambini, come la filosofia o la psicologia, sempre e comunque a loro misura».
«Da quest’anno tutto questo diventa mensile e digitale, per portare Lo Spunk anche in classe e leggerlo direttamente sulla Lim!».
«Non solo: con la app de Lo Spunk il giornale è sempre a portata di mano anche su smartphone e tablet. E poi in digitale è più puntuale, pronto per essere letto ogni mese fin dal primo giorno di uscita».
«È anche più ricco di contenuti e più interattivo, così i bambini mi possono scrivere le letterine direttamente da dove leggono Lo Spunk!».
«In pratica in una sola azione miglioriamo l’impatto ambientale e offriamo di più grazie al digitale».
«Vero. E chi dice che è l’ennesima app che tiene i bambini attaccati ad uno schermo?».
«Il presente di tutti noi, bambini compresi, è già immerso nel digitale e il futuro lo sarà ancora di più. Il problema non è il mezzo, bensì il contenuto; Lo Spunk è una app, sì, ma propone la stessa qualità di sempre perché per noi è importante crescere giovani lettori che saranno gli adulti di domani. Per questo presto grande attenzione e cura nella scelta degli argomenti, delle proposte e delle firme di scrittrici, scrittori, illustratrici e illustratori che pubblichiamo. Il tutto a soli 40 euro all’anno, proprio perché crediamo nella cultura per tutti».
«Ben detto».
«Grazie».
«E allora buona lettura, a partire dalle pagine che seguono e poi nell’app da scaricare dove trovate già pubblicato il numero de Lo Spunk di gennaio che fra le altre cose racconta di rampe per disabili Lego, barriera corallina, mostri e altre creature, città e comunità sostenibili e del lavoro che sta facendo il robot Perseverance su Marte!».

 

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