Ha preso il via il percorso che porterà al 41° Congresso nazionale di Legacoop in programma dal 2 al 4 marzo 2023 a Roma.
A fare da fil rouge degli eventi, il coinvolgimento dei cooperatori e delle cooperatrici nel processo internazionale di consultazione, lanciato dall’International Cooperatives Alliance (ICA), per la revisione dei 7 princìpi cooperativi. Ricordiamo che è possibile dare il proprio contributo partecipando alla consultazione online messa a disposizione da Legacoop nazionale a questo link e i cui risultati saranno presentati durante il Congresso di marzo.
Sono stati scelti sette Congressi, tra quelli territoriali, per discutere di ciascuno dei princìpi, con una sessione dedicata. L’obiettivo: riflettere sull’identità cooperativa tramite momenti partecipativi di discussione, contribuendo al dibattito internazionale sulla revisione dei sette princìpi del movimento.
Durante i sette eventi, ogni principio verrà analizzato e messo in discussione in relazione alle sfide del nostro tempo, che abbiamo individuato in: cambiamenti climatici, crisi demografica, innovazione e transizione digitale, disuguaglianze, promozione cooperativa. Come può il singolo principio rispondere a ognuno di questi grandi temi? Le conclusioni raggiunte, l’esito dei dibattiti, le idee raccolte durante i sette eventi regionali, saranno raccontati e discussi in maniera ampia e approfondita durante il Congresso nazionale di Roma.
Ciascun territorio scelto ha deciso di svolgere una giornata seminariale preparatoria, propedeutica alla discussione sul principio loro assegnato che si svolgerà durante il relativo Congresso regionale. Ha iniziato l’11 gennaio Legacoop Emilia-Romagna che ha trattato il 6° principio: “Cooperazione tra cooperative”, il Friuli-Venezia Giulia, che a Udine ha trattato la revisione del 2° principio: “Controllo democratico da parte dei soci” e il Lazio che giovedì 18 gennaio ha trattato il 1° principio: “Adesione libera e volontaria”.
Il calendario completo dei sette incontri preparatori.
- 11 gennaio Emilia-Romagna: 6° principio “Cooperazione tra cooperative”
- 16 gennaio Friuli-Venezia Giulia: 2° principio “Controllo democratico da parte dei soci”
- 18 gennaio Lazio: 1° principio “Adesione libera e volontaria”
- 19 gennaio Campania: 3° principio “Partecipazione economica dei soci”
- 20 gennaio Puglia: 5° principio “Educazione, formazione, e informazione”
- 26 gennaio Umbria: 4° principio “Autonomia e indipendenza”
- 7 febbraio Lombardia: 7° principio “Interesse verso la comunità”
I sette princìpi cooperativi nella formulazione attuale:
ADESIONE LIBERA E VOLONTARIA
Le cooperative sono organizzazioni volontarie e aperte a tutti gli individui capaci di usare i servizi offerti e desiderosi di accettare le responsabilità connesse all’adesione. Evitare alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa (Principio della porta aperta).
CONTROLLO DEMOCRATICO DA PARTE DEI SOCI
Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci, che partecipano attivamente nello stabilire le politiche e nell’assumere le relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative di primo grado, i soci hanno gli stessi diritti di voto. Anche le cooperative di grado più alto sono ugualmente organizzate in modo democratico (Principio una testa un voto).
PARTECIPAZIONE ECONOMICA DEI SOCI
I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democraticamente. Almeno una parte di questo capitale è di norma di proprietà comune della cooperativa. I soci, di norma, percepiscono un compenso limitato sul capitale sottoscritto. Questa è la condizione per la loro adesione ed allocano i surplus per qualunque dei seguenti scopi: sviluppo della propria cooperativa, possibilmente creando delle riserve, parte delle quali almeno dovrebbe essere indivisibile; erogazione di benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa (Ristorni);sostegno di altre attività approvate dalla base sociale.
AUTONOMIA E INDIPENDENZA
Le cooperative sono organizzazioni autonome, autosufficienti, controllate dai propri soci. Nel caso in cui sottoscrivano accordi con altre organizzazioni (incluso i governi) o ottengano capitale da fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico da parte dei soci e mantenere l’autonomia della cooperativa stessa.
EDUCAZIONE, FORMAZIONE E INFORMAZIONE
Le cooperative si impegnano a educare e formare i propri soci, i rappresentanti eletti, i manager e il personale. Questi saranno così in grado di contribuire con efficienza allo sviluppo delle proprie società cooperative. Le cooperative devono attuare campagne di informazione allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, in modo particolare i giovani e gli opinionisti di maggiore fama, sulla natura e i benefici della cooperazione.
COOPERAZIONE TRA COOPERATIVE
Le cooperative servono i propri soci nel modo più efficiente. Rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme, attraverso le strutture locali, nazionali, regionali ed internazionali.
INTERESSE VERSO LA COMUNITA’
Le cooperative lavorano per uno sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.