Home News Cultura SETTORE CULTURA LEGACOOP: nasce il sito web, più voce alla cooperazione culturale

SETTORE CULTURA LEGACOOP: nasce il sito web, più voce alla cooperazione culturale

Schermata 2014-05-27 alle 23.37.5824 maggio 2014 – Questo sito rappresenta una nuova e più forte volontà della cooperazione di dare voce e di promuovere il lavoro e le proposte della cooperazione culturale e di candidarsi a sostenerne la volontà che essa esprime di essere soggetto sempre più rilevante per una nuova fase del ruolo della cultura nel Paese.

Gli elementi di novità che sono di fronte alle imprese della cultura sono tutti importanti e da conoscere e considerare con grande attenzione: ma essi sono anche fortemente contraddittori tra loro.

Da un lato, infatti, in primo luogo, vi è la crisi economica e le conseguenze, a volte drammatiche, che essa porta sia nei confronti del calo drastico della spesa pubblica per la cultura, sia verso le minori risorse messe a disposizione del settore dalle Fondazioni Bancarie ed Imprese private: un’epoca, quella attuale, quindi, di tagli crescenti e di grandi difficoltà dei piccoli soggetti imprenditoriali del comparto a ripensare rapidamente, come dovrebbero, alle proprie strategie di tenuta e sviluppo, secondo criteri e modalità innovative e non riproponendo schemi usuali e modalità operative che appaiono fortemente superate o non sempre in grado di affrontare un momento così determinante di cambiamento radicale dei mercati e degli scenari competitivi.

Dall’altro lato, invece, vi è la forte spinta, che proviene dall’Unione Europea, a seguito di molti anni di ricerche internazionali dell’economia della cultura che hanno confermato anche ai più dubbiosi il valore ed il peso economico e sociale che i 12 comparti delle Industrie Culturali e Creative, a considerare le competenze e le imprese che sono presenti nelle ICC e la loro diffusione, multidisciplinarietà e capacità di interrelazione, come fattore strategico per lo sviluppo dei territori e per la capacità degli stessi di competere a livello nazionale e internazionale.

Quella che si è da poco aperta, e che continuerà con i Bandi Creative Europe, Erasmus Plus. Interreg V, Horizon 20202, ecc., ma, soprattutto, con l’imminente avvio dei Piani Operativi Regionali e Nazionali per l’utilizzo dei Fondi Strutturali Europei, è una stagione di grande rilevanza per la cultura e per tutti quanti credano che attorno ad essa sia possibile costruire un futuro più democratico,più partecipato, più sostenibile per le Regioni europee.

Una stagione nella quale si sta passando da una visione che ha sottolineato, certo, il diritto alla cultura come un diritto al protagonismo, alla produzione e alla fruizione culturale da parte dei cittadini e come condizione per uno sviluppo qualitativo per i Paesi dell’Unione Europea, oltreché fondamentale per l’affermazione di un nuovo traguardo per lo sviluppo del dialogo interculturale che costituisce un elemento fondamentale per la costruzione di un disegno piu’ solido di Unione Europea; ad una visione che, in particolare, invece, mette oggi in evidenza (con ampia dose di conferme dal mondo della ricerca a livello europeo e internazionale) il peso strategico che la cultura e la creatività possono svolgere nello sviluppo dei territori se esse sono intese anche come “attività economiche e produttive”, come valore aggiunto prodotto, come occupazione e nuova imprenditorialità creata in settori innovativi e ad alto ocntenuto di conoscenza.

Possiamo, quindi, considerare di attraversare una fase nella quale si puo’ e si deve dare spazio e dignità al lavoro, si possono costruire sistemi di incentivi efficaci per far crescere le imprese culturali e creative (quasi sempre di piccole dimensioni); si possono connettere le capacità creative della cultura con quelle degli altri settori di eccellenza del Made in Italy per aumentarne le capacita competitive; si possano inventare e costruire nuove opportunita di impresa e nuovi modelli di business ad alto contenuto tecnologico nel settore.

La cooperazione intende cogliere questa fase come una sfida comune per le cooperative del settore e per il Paese.

Dare risposta a nuovi bisogni di cultura; favorire autonomia pluralismo e partecipazione nella produzione e fruizione culturale; creare nuovo lavoro e nuove imprese in ambiti innovativi e ad alto contenuto di conoscenza e di utilizzo delle nuove tecnologie digitali divengono obbiettivi importanti e qualificanti per il ruolo che la cooperazione svolge nel Paese.

Per questi motivi nello Spettacolo come nei Beni Culturali; nel Cinema come nella Produzione Audio Visuale; nei Servizi per la cultura come nella nuova dimensione sociale delle imprese culturali verso la costruzione di una società inclusiva e multiculturale, la cooperazione tutta può rappresentare un momento rilevante di progetto e di capacità di costruire nuove soluzioni innovative.

Il sito è uno strumento per rendere pubblico e per far conoscere le proposte cooperative; per aprirle al confronto con altre impostazioni ed esperienze italiane ed europee nell’ambito della cultura e della creativita per creare una “Communitiy” che condivida valori e necessità di fare della cultura un “fattore strategico” di una nuova fase di sviluppo sostenibile del Paese.

Roberto Calari
Responsabile nazionale Settore Cultura Legacoop