Home News Turismo RADICI FUTURE MAGAZINE | “In Liguria le cooperative di comunità crescono, è finito il pionierismo” di Pucci La Marca

RADICI FUTURE MAGAZINE | “In Liguria le cooperative di comunità crescono, è finito il pionierismo” di Pucci La Marca

Sempre più spesso, nel discorso pubblico attuale, riscontriamo interesse sul tema delle Cooperative di comunità. Da quando molti anni fa il presidente Giuliano Poletti iniziò a parlarne, descrivendo la coop Briganti Di Cerreto, la Valle dei Cavalieri a Succiso (entrambi nella montagna Reggiana) e la cooperativa sociale L’Innesto onlus di Gaverina Terme in quella Bergamasca, l’ideale relativo si è sviluppato a dismisura.

Certo, sembrano lontani quei bei tempi pionieristici quando la signora Maria, così brillantemente descritta quale ultima abitante sopravvisuta del Passo del Cerreto, grazie alla riapertura dell’unico esercizio commerciale ricominciava ad andare dal parrucchiere, chiacchierava con i camionisti di passaggio, comprava il pane, e alla sera raccontava al marito le ultime novità, di nuovo raccolte fuori casa.

Ognuno di noi appassionati di quella storia immaginavamo le cose più disparate, a volte sovrapponendo la sua figura in una dimensione mitica a quella dell’imbianchino Mario, che leggendo sul Sole 24 ore che i mercati erano all’estero ribatteva di avere solo un’Ape Car.

Ma basta con il delirio della gioventù, peraltro di solo 5/6 anni fa, o forse di un’era geologica finita.
Oggi è tutto più grande e con quei Cooperatori di Montagna siamo scesi a valle e al mare qui in Liguria, addirittura addentrandoci nel cuore di Genova, dove già i Romani si erano insediati come testimonia l’area archeologica dei Giardini Luzzati – Spazio Comune a Sarzano, o ai confini con la Toscana a Fiumaretta sul Magra, con un negozio a 20 metri dalla spiaggia e dal fiume, la Cooperativa di Comunità “Terre del Magra”, o a Mendatica, a pochi metri dalla Francia e dal Piemonte, divisi solo da montagne bellissime e selvagge, Brigì cooperativa di comunità.

Ora non riusciamo quasi a stare più dietro alle richieste che provengono dai territori più disparati, per collaborare con i residenti alla realizzazione delle loro iniziative. Buona parte del merito è di quell’intuizione, della parola Comunità, chissà perché.

Pucci La Marca, 21 marzo 2019

(fonte: www.radicifuturemagazine.it)