Home News Comunicazione NOIDONNE E L’@ARCHIVIO DI UN GIORNALE SPECIALE. SOSTIENI IL PROGETTO CON UN SEMPLICE CLICK

NOIDONNE E L’@ARCHIVIO DI UN GIORNALE SPECIALE. SOSTIENI IL PROGETTO CON UN SEMPLICE CLICK

È indispensabile e urgente digitalizzare l’archivio di NOIDONNE: 72 anni di storia delle donne e della democrazia di questo Paese raccontati nel giornale, edito dalla cooperativa Libera Stampa, che vanno tutelati, valorizzati e resi fruibili nella rete.

Si inizia dagli anni Quaranta, i numeri più antichi e più delicati da conservare, con un progetto proposto attraverso il bando ‘La buona vernice’ di Renner Italia.

Votare è facile e non costa nulla, solo una piccola attenzione.

Alla pagina http://renneritalia.com/la-buona-vernice/bvv-progetto/noidonne-e-lrchivio-di-un-giornale-speciale-digitalizzare-i-numeri-storici-degli-anni-quaranta/ si può votare ben due volte: con il numero di cellulare e anche attraverso FB (che vale doppio!).

Si può essere anche promotore/promotrice con il PASSAPAROLA, proponendo di votare alla propria rete (mail, Facebook, WhatsApp) e a chiunque sia sensibile al tema della tutela di un patrimonio culturale delle donne. E non solo.

Digitalizzare l’archivio storico di NOIDONNE, fonte giornalistica e testimonianza dell’evoluzione del costume, significa rendere fruibile attraverso il web la storia delle donne e delle loro lotte. Significa avvicinare soprattutto le giovani generazioni alla conoscenza di un passato che va conosciuto e apprezzato.

NOIDONNE inizia il suo cammino nel 1944 e, contemporanea mente alle prime edizioni pubblicate a Napoli, in molte regioni ancora occupate dalle truppe nazifasciste ci sono edizioni clandestine distribuite dalle staffette partigiane. Fin dalle sue origini è un giornale diffuso casa per casa, dove porta informazioni alle donne e alle famiglie.
In questi 72 anni NOIDONNE (come mensile o settimanale) è stato regolarmente editato e diffuso a livello nazionale e annovera tra le sue direttrici giornaliste importanti come, ad esempio, Miriam Mafai. È stato espressione dell’Udi, poi negli anni Novanta è diventato periodico autonomo mantenendo sempre fede alla sua mission: raccontare il mondo con lo sguardo e la sensibilità delle donne, sostenere le loro lotte per i diritti e contribuire da un punto di vista di genere al dibattito politico e culturale.
Gli articoli, le inchieste e le varie rubriche ‐ spesso firmate da autorevoli giornalisti e intellettuali ‐ raccontano anche l’evoluzione del costume e le raccolte sono continuamente consultate per ricerche di vario genere (tesi, documentari, libri, mostre ecc).
L’archivio storico di NOIDONNE, conservato nella sede sociale presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma, è un patrimonio culturale della comunità nazionale e del giornalismo.
Oltre alle raccolte di 72 anni del giornale, l’archivio conserva circa 30mila foto, il tutto nel 2000 è stato dichiarato patrimonio storico‐culturale dalla Sovrintendenza Archivistica del Lazio.
La digitalizzazione di un archivio così vasto richiede notevoli risorse e tempi adeguati. È quindi un percorso il cui compimento implica un impegno pluriennale, anche per la ricerca dei fondi necessari.
In questi mesi è stato possibile avviare questo processo grazie ad un contributo della Commissione Grandi Eventi presso la Presidenza del Consiglio in occasione dei 70 anni del voto alle donne e che è stato destinato alla realizzazione di una piattaforma dedicata all’archivio in cui sono consultabili tutti i numeri del 1944 e 1945, compresi quelli clandestini. Tale contributo ha permesso la riorganizzazione del sito www.noidonne.org (in cui sono consultabili i numeri dal 2005 ad oggi) armonizzandola con l’accesso ai primi numeri del 1944/45.
Questo nuovo progetto presentato a Renner Italia consentirà di incrementare le raccolte rese disponibili attraverso il web ad un pubblico nazionale e internazionale.
Si potrà, infatti, completare la digitalizzazione e archiviazione nel data base dei numeri editi negli anni
Quaranta. I tempi della digitalizzazione degli anni Quaranta prevedono circa 10 mesi con un costo complessivo di circa 15mila euro per acquisto attrezzature e servizi specialistici.
 

Altre informazioni sul sito di Noi Donne