Home News Cultura Ministero Sviluppo Economico, ICE Agenzia e Invitalia per promuovere innovazione e internazionalizzazione nelle imprese culturali e creative e nel turismo

Ministero Sviluppo Economico, ICE Agenzia e Invitalia per promuovere innovazione e internazionalizzazione nelle imprese culturali e creative e nel turismo

Il possibile ruolo della cooperazione aderente a CulTurMedia nelle proposte di cooperazione internazionale e nelle prossime scadenze dei Bandi Europei.

Quali sono gli elementi a livello nazionale ed europeo che possono essere di sostegno e rafforzare il percorso di impresa, l’innovazione, la produzione di prodotti, servizi e modelli da esportare a livello internazionale? O la creazione di reti europee e internazionali, e, cosa molto rilevante, la creazione di nuove “partnership imprenditoriali”europee e con Paesi Terzi in questi comparti? O come promuovere nuovi strumenti di commercializzazione e promozione della produzione e capacità organizzativa e imprenditoriale della cooperazione nella cultura insieme alle altre eccellenze del Sistema Paese nelle filiere produttive più consolidate (agroindustria, meccanica, biomedicale, motoristica, moda, ecc..)?

Il workshop “Europa 3. Italia, Europa, Innovazione e Internazionalizzazione delle imprese nella Cultura, nel Turismo, nella Comunicazione” promosso da CulTurMedia e Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee di Legacoop a Roma lo scorso 25 ottobre, ha inteso aggiornare l’analisi delle linee di intervento in atto o in fase di progettazione da parte del Governo e del Paese relativamente a diversi aspetti di straordinaria rilevanza per la capacità di crescere e competere delle imprese che operano negli ambiti delle Industrie Culturali e Creative e del Turismo.

Vi è un settore in crescita, quello delle Industrie Culturali e Creative, che può contribuire allo sviluppo e alla competitività dei sistemi territoriali e del Paese. Vi sono progetti territoriali di sviluppo a prevalente base culturale e di turismo sostenibile e responsabile in Europa e in Italia che vanno costruiti e condivisi con nuovi strumenti collaborativi tra pubblico e privato.

Di particolare importanza la presenza e le relazioni nel corso del workshop dei principali attori istituzionali in questo ambito di intervento dello Stato (Paola Brunetti del Mise, Elisabetta Muscolo di Invitalia, Maria Ines Aronadio per Ice Agenzia): interlocutori con i quali rafforzare il confronto a partire da una capacità più forte da mettere in campo per interagire con la Cabina di Regia per l’Italia Internazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Una Cabina di Regia che, per la prima volta, comprende le imprese culturali e creative come un ambito strategico degli interventi e che rappresenta, quindi, uno snodo fondamentale anche per le azioni e le opportunità che le cooperative che operano in questi settori possono portare al rafforzamento del Made in Italy e alla capacità di costruire e rafforzare nuovi ponti e relazioni a base culturale in molte parti del Mondo. La Cabina di regia può avere inoltre un ruolo significativo nel favorire il raccordo tra i diversi livelli di Governo: tema di particolare importanza per far sì che MiBACT, MISE, Ministero degli Esteri, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali possano convergere attorno a linee guida ed interventi comuni anche rispetto alla visione sul ruolo della cultura per lo sviluppo.

Il Workshop ha anche evidenziato alcune delle aree di intervento che possono meglio connettersi al ruolo cooperativo. Tra queste: il potenziamento delle fiere italiane; azioni con la GDO; promozione dell’e-commerce; sviluppo di attività di promozione integrata per il rafforzamento del ”marchio Italia”; nuova programmazione delle attività promozionali; linee guida da elaborare su settori considerati strategici, tutela della proprietà intellettuale delle aziende all’estero; connessione con il Piano strategico per il Turismo 2017-2022; rafforzamento del sistema camerale, con le nuove attribuzioni che la legge assegna alle Camere di Commercio in ambito culturale; consolidamento organizzativo dell’Ice che significa per CulTurMedia, in particolare, anche la richiesta di una nuova capacità dell’Ice di farsi promotore ed interprete con strumenti adeguati del valore dell’impresa culturale e creativa nei diversi comparti di attività e di mercati delle ICC.

CulTurMedia ha anche ribadito nel corso del workshop la piena consapevolezza come la strada da compiere per le cooperative del settore sia di grande prospettiva, ma come essa necessiti di iniezioni periodiche di conoscenza e di ascolto. Si tratterà anche necessariamente di supportare le imprese con un intenso programma di formazione continua per specifiche figure che all’interno delle imprese del settore sappiano muoversi con le competenze e conoscenze adeguate. Un programma che è in fase di definizione.

La realtà delle imprese culturali e creative, infatti, non è sempre in grado di cogliere le opportunità di crescita di nuova progettualità e innovazione che sono presenti nelle linee di intervento italiane ed europee e che sarebbero, invece, strumenti importanti della propria crescita imprenditoriale. Si tratta quindi di creare strumenti di supporto più vicini alle imprese che le aiutino in questo percorso di incontro con le opportunità di sostegno a progetti innovativi e ad una nuova dimensione internazionale.

Nel richiedere questi terreni di confronto, si è detto nel workshop, la cooperazione del settore parte dalla consapevolezza che la cooperazione in ogni ambito delle ICC è portatrice di buone pratiche e di esperienze e capacità organizzative e imprenditoriali di sicura valenza internazionale.

Una consistente e diffusa realtà, fatta sia da grandi che da piccole e medie imprese cooperative. E con una presenza di lavoro professionale occupato di straordinaria rilevanza rispetto al totale del settore. Inoltre, con una forte caratterizzazione anche sul piano della produzione culturale, nel cinema e produzione audio visuale, come nella musica, nel teatro, nell’editoria. Molte cooperative operano, poi, frequentemente in chiave intersettoriale e rappresentano un universo di capacità imprenditoriali, di modelli organizzativi innovativi e di dinamiche di implementazione della partecipazione attiva delle comunità locali che può essere di particolare interesse nel confronto e nella collaborazione con altre realtà europee o internazionali.

La richiesta emersa da parte della cooperazione alle Istituzioni sul versante della promozione all’estero del settore è quella di individuare e promuovere nuovi strumenti che favoriscano l’emersione e la valorizzazione di una straordinaria capacità creativa.

Si è anche evidenziato come la presenza cooperativa nel settore turistico si connetta, poi, fortemente, con molte delle linee del Piano strategico nazionale del Turismo e come quindi essa possa fornire alla riflessione su questo tema una serie di proposte ed azioni che sappiano valorizzare al meglio, anche l’offerta italiana di turismo culturale e responsabile. Il ruolo di Legacoop come socio di AITR – Associazione Italiana di Turismo Responsabile pone la cooperazione come interlocutore di molti possibili progetti non solo riferiti alla valorizzazione territoriale sostenibile in Italia, ma anche nella dimensione internazionale, in un’ottica e una pratica di cooperazione allo sviluppo.

Nel workshop si è anche evidenziato come molte linee europee e di strumenti nazionali intendano sostenere un più forte rapporto tra ICC e innovazione tecnologica verso innovazione sociale e individuino il ruolo della cultura come fattore di inclusione sociale e di costruzione di una Europa di pace, anche in occasione del 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

Durante l’incontro sono poi state presentate da Andrea Pignatti (InEuropa) le nuove Call e i nuovi Bandi connessi a diverse linee di intervento dei Fondi Europei 2014-2020; Erasmus, Interreg, Creative Europe, ma anche Horizon 2020 e molte altre linee di intervento dell’Europa che prevedono a breve o che hanno aperte Call che prevedono la cultura come fattore trasversale e rilevante per lo sviluppo economico e sociale e per la costruzione di un’Europa delle Culture. Nel periodo tra primi mesi del 2018 e la primavera 2019 si posizionano una serie di scadenze e di opportunità di poter sviluppare progetti, creare reti europee nei diversi comparti e poter ricercare forme di cofinanziamento su linee di progetto strategiche per le imprese.

Di grande interesse, poi, la comunicazione di Francesca Ottolenghi dell’Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee di Legacoop, che ha illustrato come la “cooperazione allo sviluppo” possa essere, ancora più che nel recente passato, un terreno di particolare importanza per mettere le competenze cooperative a disposizione dell’obbiettivo di aumentare la capacità del sistema Italia di dare nuove risposte sostenibili in merito alla crescita delle condizioni sociali, economiche e di vita in tante parti del mondo.

Nelle conclusioni si è ricordato come CulTurMedia, dalla recente partecipazione a Francoforte alla Fiera del libro e a The Arts+, all’interno de piattaforma culturale ArtLab di cui è partner, abbia raccolto la domanda che viene forte dalle ICC europee di poter dar vita ad una diversa rappresentanza comune in Europa che non sia solo appannaggio delle grandi imprese del settore.

Nelle conclusioni, Stefania Marcone, Responsabile Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee di Legacoop, e Roberto Calari, Presidente di CulTurMedia, hanno delineato le prossime tappe di questo lavoro comune: “un percorso importante, quindi, quello da realizzare per dare voce e risposte a bisogni delle imprese, del settore, in particolare alle cooperative, che rappresentano una componente importante della capacità di competere ed innovare del sistema Paese”.

Si possono richiedere alcuni materiali relativi al workshop scrivendo a CulTurMedia (m.roscioli@legacoop.coop)

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