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L’Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni culturali al Salone del Restauro di Ferrara

L’Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni Culturali ha partecipato per la prima volta al Salone del Restauro dei Musei e delle imprese culturali di Ferrara, dal 21 al 23 marzo.

L’ampliamento del tema del Salone anche ai Musei e alle Imprese culturali ha creato le premesse per un nuovo interesse da parte di tutte quelle imprese cooperative che operano nel campo della ricerca, della gestione e della valorizzazione del patrimonio culturale.

La cooperazione ha una lunga storia di presenza nel settore culturale e negli anni ha assicurato occupazione stabile a tanti giovani che si affacciavano dopo gli studi al mondo della cultura. Essa rappresenta inoltre una realtà professionale di grande rilevanza nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale in stretta relazione alle politiche di sviluppo dei territori e delle comunità locali in cui le cooperative operano.

Il Salone ha rappresentato, quindi,un’occasione di promozioneper moltecooperative e imprese sociali che operano nel settore culturale e creativo e ha dato inoltre mododi approfondire e di dialogare su temi di particolare urgenza ed interesse per chi opera nel settore, sia della valorizzazione, sia del restauro.

Ma la novità di questa edizione è stato il tentativo di ricercare uno sguardo privilegiato sul rapporto pubblico privato, sulle nuove opportunità di co-progettazione insite nel Codice degli appalti, sulle politiche di sviluppo locale integrato a base culturale, sulla necessità di politiche culturali coese e coordinate tra i diversi attori economici , sociali e istituzionali. Temi, questi, affrontati già nel panel di confronto sulla presentazione del Rapporto annuale sulla Cultura di Federculture, al quale anche l’Alleanza ha portato, tramite il copresidente di settore, Roberto Calari, le proprie riflessioni e proposte, e ripresi poi, più dettagliatamente, nell’iniziativa promossa da Alleanza Turismo e Beni Culturali il 22 marzo su “Patrimonio, imprese culturali e sviluppo del territorio”.

Lo sviluppo del territorio su base culturale, la messa in valore del patrimonio diffuso quale potenziale attivatore di filiere in un ampio ambito turistico- culturale e delle produzioni locali ,la creazione di reti e partenariati che favoriscano la realizzazione di strategie integrate di medio lungo periodo:sono tutti aspetti, si è ribadito, sui quali la cooperazione culturale si impegna da anni e che oggi appaiono largamente condivisi. Ne hanno parlato Giovanna Barni, presidente Coopculture, Claudio Bocci, direttore Federculture, Vito Lattanzi, Direzione Generale Musei del MiBACT, Claudio Pasini, Segretario generale Unioncamere Emilia Romagna e Paolo Venturi, direttore AICCONe Andrea Ferraris, Presidente di Alleanza di settore.

La cooperazione è portatrice in ambito culturale di una proposta solida ed ampiamente condivisa che richiede per altro con forza al Parlamento e alle Istituzioni il pieno riconoscimento della funzione di interesse pubblico che molte imprese culturali cooperative e del Terzo settore svolgono nel Paese e nelle comunità locali. Si sono, ad oggi, avviati importanti tavoli di confronto a livello di Mibact e la cooperazione ha prodotto un ampio documento di proposte che l’Alleanza Turismo e Beni Culturali è impegnata a presentare e discutere nei prossimi mesi con Parlamento, Regioni e Governo.