Home News Cultura #LaCulturaFaImpresa. A “TEATRI DI BARI” assegnato il Premio Cultura di Gestione – sezione Impatto Sociale

#LaCulturaFaImpresa. A “TEATRI DI BARI” assegnato il Premio Cultura di Gestione – sezione Impatto Sociale

5 luglio 2017 – Con il progetto di raccolta fondi “Operazione Robin Hood” i Teatri di Bari sono risultati vincitori, ieri sera al Teatro Comunale dell’Aquila, del Premio Cultura di Gestione edizione speciale Imprese Culturali – Sezione Impatto sociale, promosso da Federculture, Agis, Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni Culturali e Forum del Terzo Settore.

L'”Operazione Robin Hood – Invita una classe a Teatro!” è un progetto ideato per consentire la partecipazione culturale a bambini e famiglie che, per difficoltà di carattere economico, di contesto sociale o di distanza territoriale sono normalmente escluse dalla fruizione culturale. Il Progetto è riuscito a raggiungere oltre 1.000 bambini della città metropolitana di Bari che hanno avuto accesso agli spettacoli del Teatro Kismet e del Teatro Abeliano, anche grazie ad un servizio gratuito di navetta, e ad eventi in luoghi della città prima raramente impiegati per spettacoli.

Significativo il contributo di imprese del territorio e di singoli spettatori che, finanziando il progetto, hanno dimostrato di condividerne la filosofia alla base, ovvero che la cultura è fattore di inclusione e coesione sociale, capace di creare fiducia nel futuro.

“Con questa azione le aziende del territorio sono chiamate a partecipare a quello che è un vero e proprio percorso di inclusione, portando assieme a noi il teatro alla sua vocazione originaria, quella cioè di essere piazza, luogo di incontro” spiega il presidente dei Teatri di Bari Augusto Masiello.

“Il Premio al nostro lavoro arriva a pochi giorni dal rapporto Symbola sullo stato della cultura in Italia. Un rapporto che purtroppo vede ancora una volta il Sud Italia in stato di arretratezza per investimento e ricadute economiche, ma che comunque rintraccia delle eccellenze nel nostro territorio. Questo nostro riconoscimento è certamente motivo d’orgoglio, felice eccezione in un panorama ricco, ma complesso. In tale situazione è evidente come sempre più il privato e il pubblico debbano correre insieme, in maniera complementare e con l’ausilio/guida proprio del lavoro di noi operatori culturali, chiamati in prima linea a stimolare e sollecitare dialogo e incontro”.