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La stagione teatrale dell’Everest di Industria Scenica: un percorso artistico-performativo di qualità

Si è conclusa la Stagione Teatrale dell’Everest, curata da Industria Scenica, dopo un anno di spettacoli di sperimentazione e di ricerca dal carattere multidisciplinare.

Il palcoscenico della storica ex-balera, oggi spazio polifunzionale, sede d’arte e cultura della comunità di Vimodrone (Milano), ha ospitato una programmazione teatrale incentrata su tematiche legate alla società contemporanea. Le performance sono state spesso introdotte da spettacoli apripista, ovvero brevi studi o estratti, momenti di sperimentazione per compagnie emergenti o di riconosciuta esperienza. Fra compagnie di prosa, danza e circo contemporaneo, gli spettatori hanno avuto la possibilità di conoscere realtà artistiche nuove.

La Stagione Teatrale 18/19 in pillole: un percorso artistico-performativo di qualità

La Stagione si è aperta con uno spettacolo amatissimo che ha registrato il tutto esaurito. Sul palcoscenico dell’Everest la rappresentazione teatrale de “Le Otto Montagne”, tratta dal celebre romanzo di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017, per opera di Minima Theatralia, una fra le compagnie emergenti piú poliedriche della scena contemporanea che ha lanciato potenti interrogativi sulla generazione attuale e i suoi imprevedibili limiti.

A seguire, un viaggio teatrale in occasione dei cent’anni dalla conclusione della Grande Guerra con lo spettacolo “Milite Ignoto. Quindicidiciotto” di Permar – Mario Perrotta , un momento di confronto emozionante e drammatico dal sapore storico, che ha ricordato una prima occasione di unità nazionale, quando le trincee erano fosse di guerra poco sicure e luoghi di incontro di uomini da ogni parte di Italia.

L’appuntamento successivo è stato dedicato interamente al circo e alle sue molteplici declinazioni. Sul palcoscenico Madame Rebiné (Francia e Italia) e Veronica Capozzoli in un susseguirsi di discipline quali: giocoleria, acrobatica, roue cyr, palo cinese e clownerie.

Un momento magico per piccoli e grandi che ha trasformato l’Everest in un chapiteau. Dopo la pausa natalizia, il sipario si è riaperto con “ Kanu” (amore in lingua Bambarà), lo spettacolo di narrazione della Compagnia Piccoli Idilli , che recentemente ha vinto il premio nazionale InBox Verde per il Teatro Ragazzi. La serata si è rivelata speciale per la capacità di coinvolgere il pubblico in un immaginario simbolico alla scoperta di una sensibilità poetica legata a una cultura antica e misteriosa, quella africana.

L’appuntamento successivo ha visto tornare all’Everest Cinemovel Foundation , la fondazione che attraverso il cinema sensibilizza lo sviluppo culturale, economico e sociale. Lo spettacolo multimediale “Rifiutopoli. Veleni e antidoti”, ha raccontato per immagini il tragico ciclo illegale dei rifiuti e i traffici della cosiddetta ecomafia. La serata è stata inserita in cartellone come manifestazione contro tutte le mafie. Quella successiva invece, è stata un inno alla figura della donna, al suo potenziale e al ruolo che ricopre attualmente. “Dove sono le donne?”, il monologo che si è permesso di superare per sempre gli angusti confini delle quote rosa, di e con Michela Murgia, ha registrato un sold out importante per l’Everest.

La Compagnia The Baby Walk, ospite alla 45esima edizione della Biennale Teatro, è stata protagonista del penultimo appuntamento teatrale con “Un Eschimese in Amazzonia”, il capolavoro scritto da Liv Ferracchiati, un percorso attraverso le fragilità umane. A chiudere la Stagione 18/19 lo spettacolo-concerto “Roba minima s’intend” firmato A.T.I.R. Teatro Ringhiera, un percorso di musica, parole e immagini intorno alla figura del cantautore Enzo Jannacci e alla sua Milano degli anni ‘60. In un clima di festa, il pubblico si è dato l’arrivederci alla prossima Stagione Teatrale 19/20.

Industria Scenica tornerà a ottobre con la programmazione teatrale 2019/2020, una Stagione ricca di nuove proposte.

Il Teatro-Scuola
Industria Scenica crede in un teatro rivolto a un pubblico giovanissimo, che possa portare per mano tutti i bambini al di là degli schemi della quotidianità. Sul palcoscenico dell’Everest, si sostengono tutte le forme d’arte utili ad avvicinare il teatro ai più piccoli. Per questo motivo, tutti gli anni da sei anni, le scuole di Vimodrone riempiono la platea dell’Everest per vedere spettacoli che possano toccare corde emotive, artistiche e che possano generare riflessioni sull’attualità. Un’attualità di cui la Scuola di oggi ha bisogno di parlare.
Si è conclusa anche quest’anno la Stagione Teatrale 18/19 del progetto teatro-scuola con quattro spettacoli dedicati ai bambini: Ouverture Des Saponettes di Michele Cafaggi, Lost In Traslation di Marcello Chiarenza con Carlo Rossi , Il circo Delle Nuvole di Gek Tessaro e Abu Sotto il Mare di Pietro Piva .

La Stagione Teatrale 2018/2019 in numeri
8
spettacoli serali + 4 spettacoli di Teatro Scuola
1800 spettatori
7 enti e associazioni coinvolte: CAI di Vimodrone, Comitato Grande Guerra del Comune di Vimodrone, Comitato Genitori, ANPI, Delega alla Pace del Comune di Vimodrone, Assessorato all’Ambiente del Comune di Vimodrone, Assessorato Pari Opportunità del Comune di Vimodrone.

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Industria Scenica nasce nel 2012 con l’idea di progettare e realizzare percorsi che integrano le arti performative con il sociale, la formazione con lo sviluppo personale e ricreativo del singolo e della collettività. Negli anni è rimasta coerente con il suo percorso, credendo in una drammaturgia di comunità e nella produzione di spettacoli teatrali a partire da tematiche sociali. Per farlo, si serve di uno spazio storico e alternativo, un ex post-lavoro dell’età di quarant’anni, una balera, che ha accolto migliaia di persone di passaggio e non, l’Everest. L’ Everest è sede di Industria Scenica dal 2014 e le cinque menti artistiche che l’hanno fondata – Andrea Veronelli, Serena Facchini, Isnaba Miranda, Ermanno Nardi e Francesca Perego – tutt’oggi la fanno crescere scalandone la vetta. Oggi Industria Scenica collabora con numerose compagnie teatrali, produce spettacoli di sperimentazione, lavora su interventi di drammaturgia di comunità e coesione sociale, progetti di peer education, media education, percorsi di formazione teatrale e video, performance interattive e visite di tourism theatre. Ha anche una sua compagnia, Elea Teatro, con dieci anni di esperienza e spettacoli all’attivo.
Per la stagione teatrale 2017/2018, Industria Scenica collabora con: Comune di Vimodrone, Mibact, Circuito Ministeriale Multidisciplinare della Lombardia C.L.A.P. Spettacolodalvivo, Regione
Lombardia e Fondazione Cariplo.

Per info: www.industriascenica.com