Home Agenda Alla Casa del Cinema di Roma prima assoluta di QUESTO E’ LAVORO, il cortometraggio firmato Save the Cut e prodotto da Consorzio Parsifal

Alla Casa del Cinema di Roma prima assoluta di QUESTO E’ LAVORO, il cortometraggio firmato Save the Cut e prodotto da Consorzio Parsifal

Nella splendida cornice della Casa del Cinema, a Roma, in piazza M. Mastroianni 1, giovedì 22 febbraio alle 19:30 Consorzio Parsifal e Save the Cut presenteranno in prima assoluta il cortometraggio “Questo è lavoro”, diretto da Federico Caponera. Prenderanno parte alla serata anche il Presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti, la Presidente di Legacoopsociali, Eleonora Vanni, e il Presidente di Legacoop Lazio, Placido Putzolu.

Durante l′evento-incontro ci sarà la proiezione del film. Prima e dopo, gli autori, gli attori e i protagonisti del film racconteranno il filo rosso che dal soggetto iniziale ha portato alla versione definitiva del corto.

Su tutti, l’attore romano Pietro de Silva, noto al grande pubblico per la partecipazione al film Premio Oscar La vita è bella e per numerosi altri film, campioni d’incasso al botteghino. Con lui una delle promesse del cinema italiano, Martina Querini.

Un’occasione per creare un focus, originale e diverso, sui temi che ci stanno a cuore, rintracciandoli nella storia che abbiamo raccontato.

Breve sinossi
Un uomo deve sbrigare un affare proprio nel weekend che avrebbe dovuto trascorrere con sua figlia. La porta con sé. Il viaggio all′inizio mette in evidenza quanto sono distanti i loro modi di essere e di pensare ma alla fine riesce a ricomporre il rapporto tra i due. La svolta avviene grazie all′incontro quasi fortuito con i ragazzi di una cooperativa sociale.

Un viaggio fisico in tre regioni italiane ma anche un viaggio nei rapporti sempre complicati tra persone e generazioni. Sono questi due percorsi intorno ai quali si costruisce la trama di “Questo è lavoro”, cortometraggio del 2017, firmato Save the Cut e prodotto dal Consorzio Parsifal.

Raro esempio, in Italia, di branded content, la storia ci racconta l’arco di trasformazione di Massimo, consulente d’affari per grandi realtà immobiliari, alle prese con una fattoria sociale da spostare, per far posto ad un hotel di lusso.

Questo viaggio di lavoro sarà per lui l’occasione di guardarsi dentro e di aprirsi finalmente a nuovi punti di vista sulla vita. Detonatore della sua trasformazione è ovviamente Carolina, figlia da poco maggiorenne, che anziché iscriversi all’università vorrebbe dedicare un anno al servizio civile in un asilo nido. “Servizio civile? Vuoi buttare un anno eh, Carol?”.

Il progetto è nato dall’idea di raccontare una storia capace di veicolare i valori della cooperazione sociale, oggi talvolta messi in discussione. L’obiettivo non è quello di promuovere questo o quel servizio, questa o quella cooperativa, ma di richiamare l’attenzione collettiva sui principi che sono alla base della cooperazione: la legalità, la lotta alle mafie, la capacità di riabilitarsi attraverso il lavoro, la dignità dell’essere più fragile, la ricchezza di dedicarsi agli altri.

Il video è stato girato realmente nei territori citati: la Sardegna, il Lazio e l’Abruzzo.

Il taglio di regia che è stato scelto va nella direzione di un prodotto dai toni realistici, a sprazzi ironici. Quasi tutte le figure coinvolte, tranne i ruoli principali, non sono attori ma sono persone realmente occupate in attività di cooperazione sociale, nell’ambito dei diversi servizi ricoperti dal Consorzio Parsifal sui territori.

La fase di scrittura è durata oltre un anno. Gli sceneggiatori hanno dialogato con i responsabili dei servizi, sono stati in loco per toccare con mano le diverse situazioni e poterle raccontare nel modo più credibile possibile. La stessa fase di shooting, durata circa due settimane, è stata come un grande laboratorio, che ha visto lavorare insieme la troupe di Save the Cut e gli operatori del Consorzio, che a tratti sono stati aiutanti scenografi, assistenti di produzione, persino editor della sceneggiatura.

Ne è venuto fuori un cortometraggio dal sapore insolito: una storia normale, priva di sensazionalismi, ma capace di raccontare come l’aprirsi agli altri possa essere la chiave per una società di buone relazioni e di fiducia.